Maria Vittoria Cascino
da Sestri Levante
Come un terremoto. Le pietre del carruggio che sprofondano e oscillano. Poi lesplosione. Acqua effetto geyser e quintali di sabbia sparati per decine di metri. Salta il tubo principale dellacquedotto nella centralissima via XXV Aprile. Pieno carruggio. Appena sotto il municipio. Sabbia e acqua arrivano fino allincrocio con via Palestro. Le pietre fanno acqua e lo scenario è da panico. Giusto quei pochi minuti per capire cosa stia succedendo in questo giovedì dagosto. Quando il centro storico raddoppia la sua popolazione. Quando sei in vacanza, ma mica dimentichi quello che sta succedendo nel mondo. Panificio, frutta e verdura, parrucchiere, cartoleria, tabaccaio e ristorante fanno in tempo a chiudere la claire o a non alzarla nemmeno, mentre cinquecento famiglie restano a secco. I tecnici riescono a chiudere valvole e il restante tratto di strada pedonale. Sono le 7.30 quando il «colpo dariete» sventra per lungo 4 metri di tubo. Lacqua sale. La sabbia di riempimento cede alla potenza del getto che solleva la pavimentazione: «Capita che nelle condotte si formino sacche daria - spiega Giampaolo Abbate, direttore generale Società Acqua Potabile - Quando si accumulano, si verifica quello che in gergo chiamiamo colpo dariete». Potente a tal punto da aprire il tubo come una scatola di sardine. Tubo affondato in quella stessa sabbia sputata fuori con lacqua. Che ha coperto decine di metri di strada. Che ha costretto sei uomini a spalare per ore. «Se al posto di sabbia ci fosse stato altro materiale, il danno sarebbe stato circoscritto al punto di rottura» -commenta Abbate. Il tubo da sostituire è già pronto. Devono fare presto. Agosto viene una volta allanno e quello è un punto nodale per il centro storico. I rubinetti restano chiusi fino all'incrocio con via Della Chiusa. Qualche centinaio di metri di case addossate luna allaltra, popolatissime e pregiatissime. Per altre settemila famiglia che gravitano su quella parte d'acquedotto, i tecnici hanno ovviato by passando la parte danneggiata. Una soluzione tampone in attesa del ripristino avvenuto in serata, mentre unautocisterna garantiva lapprovvigionamento per uso domestico. Sulla porta del suo bar, chiuso, Vittorio Deraco, braccia conserte, guarda gli operai spalare sabbia sotto la pedana del dehors. La scena se lè vista in diretta: «Da non credere. Sembrava il terremoto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.