«Scossi, turbati, drammaticamente colpiti dalla vicenda». I parenti di Guglielmo Gatti appaiono così agli occhi del suo legale Luca Broli, che ieri li ha voluti incontrare nel suo studio, per delineare insieme a loro la linea difensiva di quello che resta il sospettato numero uno dellomicidio di Aldo e Luisa Donegani. «Li ho visti convinti della sua estraneità alla vicenda», ha sostenuto lavvocato dopo il colloquio. Un incontro durato due ore, nel corso delle quali Broli ha discusso «svariati elementi, tra cui linquadramento dellaspetto caratteriale di Gatti». «La famiglia è stretta e solidale con Guglielmo ha commentato infine lavvocato -. Lincontro è stato utile. Da parte mia era doveroso informare i suoi familiari. I loro sono normali rapporti parentali».
Eppure i familiari del grande accusato non escludono a priori la sua colpevolezza. «La cosa che mi preoccupa e mi infastidisce confessa Pietro Gatti, il cugino è che ho conosciuto Guglielmo attraverso il racconto dei fatti proposto dai media più che negli ultimi ventanni». Nessuno lo ha frequentato abbastanza da potersi sbilanciare fino in fondo. Nessuno lo ha fatto davvero, almeno fino a questo momento. È questa la cosa che più inquieta i congiunti dellindiziato. Poi arriva il commento dellanziano zio di Guglielmo Gatti. Parole dure, ma sincere: «Chi ha commesso questo delitto, merita tutto.
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