Scozia, pescatore battuto Trump avrà il suo golf

Michael Forbes, proprietario di un appezzamento di terreno su cui il magnate americano voleva costruire due campi da 18 buche, non voleva vendere. Ma il governo di Edinburgo gli dà torto: "E’ una questione di interesse nazionale"

Scozia, pescatore battuto 
Trump avrà il suo golf

Alla fine Trump ce l’ha fatta. Per la serie “Davide non sempre batte Golia”, il magnate americano è riuscito ad avere la meglio, dopo una lunga battaglia legale e amministrativa, su Michael Forbes, un pescatore scozzese che si opponeva alla costruzione di un mega campo da golf sulla sua terra. La vicenda ha avuto inizio qualche anno fa, quando Donald Trump ha deciso di costruire un enorme “luxury golf resort”, con due campi da 18 buche, 500 case, 4 palazzine di appartamenti per le vacanze e un albergo a 5 stelle con 450 stanze, sulla costa scozzese a nord di Aberdeen.

Il progetto, del costo di circa due miliardi di dollari, aveva tuttavia avuto un clamoroso intoppo l’anno scorso quando Michael Forbes, il proprietario di un appezzamento di terreno vista-mare proprio al centro degli interessi di Trump, decise di non vendere. Il pescatore, 56 anni, aveva ricordato che la sua famiglia era sempre vissuta in quel luogo: “Mio nonno – aveva detto – andava a pescare laggiù, e così hanno fatto i miei zii”. Forbes aveva ricevuto ricche offerte, ma non si era convinto, forte anche del sostegno di sua madre, la 83enne Molly, che viveva in una roulotte chiamata “Paradiso” a poca distanza dal figlio. “Sono venuta qui per vivere in pace e tranquillità nel mio Paradiso – aveva affermato la mamma – un campo da golf rovinerebbe la quiete di questo posto”.

Forbes aveva trovato diversi alleati, tra cui un gruppo di ambientalisti che l’avevano appoggiato con lo slogan “No golf corse” scritto a lettere giganti vicino alla sua casa. Ma soprattutto aveva ricevuto l’appoggio del locale consiglio comunale, che aveva respinto il progetto di Trump. Decisione rivista pochi mesi fa a causa dell’intervento del governo scozzese, secondo il quale lo sviluppo del campo da golf era troppo importante per essere messo ai voti da amministratori locali.

Il progetto significava infatti la creazione di migliaia di posti di lavoro ed era diventato una questione di interesse nazionale dopo lo scoppio della crisi economica internazionale, e specialmente dopo che Trump aveva

minacciato di spostare la location in Irlanda. Così, pochi giorni fa, il governo di Edinburgo ha dato via libera al progetto di Trump con la motivazione che rappresenta “un significativo vantaggio economico e sociale”.  

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