Scritte che offendono la memoria dei martiri delle Foibe appaiono sulla targa toponomastica di largo Vittime delle Foibe Istriane proprio nella Giornata del Ricordo, quando una delegazione di Alleanza Nazionale va sul posto per deporre una corona di fiori. A denunciarlo è il senatore di An Domenico Gramazio, che ieri era a capo della delegazione. Sullaccaduto il senatore ha annunciato la presentazione di uninterrogazione parlamentare urgente. «La memoria delle vittime - osserva Gramazio - è stata offesa anche con volantini inneggianti alle Brigate e alle milizie del comunista Tito». An presenterà anche una denuncia allautorità giudiziaria nella speranza che gli autori di questo atto di intolleranza vengano rintracciati al più presto.
«Le scritte apparse - osserva il senatore - sono di una gravità inaudita e ci devono far riflettere su quanto ancora nel nostro paese sia diffusa la cultura del negazionismo storico alimentata spesso da chi, per anni, ha voluto relegare questa pagina di storia nelloblio più profondo». E ancora: «Denunciamo questa ennesima provocazione dei nuovi gruppi dellultrasinistra firmatari del volantino che ha cambiato la toponomastica del largo intitolato ai martiri delle Foibe. Volantino e targhe sono state sequestrate dalle forze di polizia intervenute sul luogo». La delegazione guidata da Gramazio ha deposto una corona di fiori al monumento che, sempre nel quartiere Giuliano Dalmata, ricorda le vittime delle milizie comuniste di Tito e lesodo degli italiani dalle terre dellIstria, di Fiume e della Dalmazia. Insieme al senatore di An cerano suo figlio Luca, consigliere comunale, il consigliere provinciale Giorgio Tamborra, il comandante della Divisione Folgore Giuseppe Palumbo e il consigliere del XII municipio Marco Cacciotti. Gramazio ha ricordato «il sacrificio di migliaia di nostri connazionali vittime della ferocia del maresciallo Tito e lesodo di 350mila tra uomini, donne e bambini costretti ad abbandonare le loro terre per fuggire dallorrore del regime comunista jugoslavo». Una dura condanna alle scritte apparse contro i martiri delle Foibe arriva anche dal vicepresidente della Camera Giorgia Meloni: «È lennesimo atto di beffa e violenza contro la nostra storia nazionale: vergogna».
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