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Scritte ingiuriose su lapidi dei caduti di Nassirya

"Infami" e "servi" sono alcuni degli insulti apparsi sulle lapidi in memoria dei soldati italiani morti in Iraq ai giardini Schuster a Roma. Il sindaco Alemanno: "Un gesto odioso e vigliacco, questi delinquenti non hanno idea di cosa sia il sacrificio per gli altri"

Scritte ingiuriose su lapidi dei caduti di Nassirya

Roma - Tre scritte ingiuriose, con accanto altrettante "A" cerchiate, sono state vergate sulla lapide in memoria dei caduti di Nassiriya nel parco Schuster, area verde davanti alla Basilica di San Paolo Fuori Le Mura, a Roma. Nelle scritte i militari vengono definiti "Infami" e "Servi dei servi". Sono state realizzate con vernice nera spray. Non è la prima volta che la stessa lapide viene imbrattata con frasi firmate con una "A" cerchiata, ciò era accaduto già 10 novembre ed il 17 dicembre scorsi. Si occupa delle indagini la polizia.

Alemanno: "Gesto vigliacco e odioso"
"Imbrattare le lapidi che commemorano i caduti italiani, morti nel tentativo di portare pace e aiuto alle popolazioni irachene, è un gesto vigliacco e odioso". Lo afferma il sindaco di Roma, Gianni Alemanno. "Questi delinquenti -ha aggiunto Alemanno- che agiscono con il favore delle tenebre non hanno coscienza di cosa sia il sacrificio per gli altri: la loro visione del mondo e della vita è di un tale squallore da lasciare senza parole.

Esprimo sdegno e ferma condanna e la vicinanza della città di Roma alle famiglie dei caduti, all’Esercito e all’Arma dei Carabinieri".

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