Chiara Campo
Una gran voglia di difendere la «roccaforte» della Cdl. Si spiega così laltissima affluenza alle urne registrata nella due-giorni elettorale a Milano. In città ha votato l84,23 per cento degli aventi diritto per la Camera (838.323 persone) e l84,36 per cento degli «over 25» iscritti alle liste elettorali per il Senato (790.452). Risultato che supera di quasi due punti laffluenza alle politiche del 2001, quando si votò solo di domenica e laffluenza media tra Camera e Senato fu dell82,7 per cento, e che va ben oltre la partecipazione alle regionali del 2005, quando alle urne ci andò il 67,6% dei milanesi. In percentuale, sono stati più numerosi gli uomini delle donne: per il Senato hanno votato l85,85% dei maschi, cioè 393.309, contro l82,86% delle femmine, ossia 445.014. Uno scarto di circa 4 punti anche per la scelta della coalizione per Palazzo Madama (86,06% contro 82,93%).
Nella gara cittadina, va al centro storico la palma della maggiore partecipazione: in zona 1 ha superato addirittura l87 per cento. Ultima in classifica si piazza invece la zona 6, Barona-Lorenteggio, dove laffluenza si è fermata all82,94% per la Camera e all83,2% per il Senato. Se si considerano i 139 comuni della provincia, la partecipazione al voto è stata dell86,3 per cento, ancora più alta della media del capoluogo, e in tutta la Lombardia addirittura dell87,5%. Oltre il sedici per cento dei milanesi ha aspettato ieri mattina per votare (domenica sera laffluenza era ferma al 71,3%). A dimostrarlo è stato anche lenorme andirivieni tra le 7 e le 15 allanagrafe di via Larga, dove si è precipitato chi era sprovvisto di tessera elettorale o carta didentità. Un afflusso che si è mescolato a quello di un qualsiasi lunedì mattina, per cui qualche coda nei momenti di maggior afflusso è stata inevitabile. «Complessivamente - riepiloga lassessore comunale ai Servizi civici, Giancarlo Martella - abbiamo distribuito circa 35.700 duplicati delle tessere elettorali. Le operazioni per tutto il weekend hanno funzionato bene». Anche lo spoglio delle schede si è svolto in modo regolare, la task force di 6 funzionari predisposta dalla Prefettura per coadiuvare i presidenti di seggio in caso di contestazioni non è stata interpellata. In una sezione di zona 5, lo spoglio delle schede si è concluso solo dopo la mezzanotte. I ghisa sono andati a verificare il motivo del ritardo: gli scrutatori avevano deciso di andarsi a mangiare una pizza e hanno interrotto le operazioni. Contro i numerosi tentativi dei rappresentanti di lista dellUnione di dichiarare nulle le schede a favore della Cdl, è stato fondamentale il controllo dei 9mila «difensori del voto» schierati da Fi.
Due incidenti non hanno impedito agli elettori di votare. In via Mamete 11, ieri mattina, quando il personale ha riaperto il seggio e ha notato una grossa infiltrazione dacqua, che proveniva da un rubinetto lasciato aperto tutta la notte. Per fortuna la scuola non è stata danneggiata e il seggio è stato aperto regolarmente.
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