Pietro Vernizzi
Piazza Amendola si tinge di giallo. È il colore della scultura «Danza» dellartista Gianfranco Pardi, che da ieri ha rivoluzionato latmosfera grigia del quartiere Fiera. Fatto inedito per Milano, lopera è stata donata da unazienda privata, Farmafactoring, attiva nel settore farmaceutico. Inaugurato da Stefano Zecchi, assessore comunale alla Cultura, il monumento è composto da una serie di linee spezzate, che racchiudono lidea del movimento, della dinamicità e del cambiamento. Non a caso la scultura è il primo passo verso una profonda trasformazione del quartiere, destinato a ospitare architetture avveniristiche come le tre torri progettate dagli architetti Daniel Libeskind, Arata Isozaki e Zaha Hadid.
Durante linaugurazione è stata letto un messaggio di saluto del vicesindaco Riccardo De Corato, secondo cui il dono di Farmafactoring «testimonia la volontà di collaborare con la giunta per labbellimento degli spazi urbani. Un obiettivo che mi sono sempre posto come prioritario, nella ferma convinzione che gli ambienti cittadini debbano divenire non solo fruibili ma anche più belli. Lopera di Pardi darà un valore aggiunto, una bellezza unica e un nuovo segno di riconoscimento a piazza Amendola, che presto assumerà il ruolo di connessione tra la città storica e le aree riconvertite della ex Fiera».
Mentre Zecchi ha ricordato «limpegno del Comune per sottolineare il valore della contemporaneità con opere di artisti viventi, per restituire alla città la sua vocazione internazionale». E ha ricordato larchitetto Giò Ponti, che diceva: «Milano è la città della contemporaneità perché è rimasta fedele alla sua tradizione: fare cose belle come cento o duecento anni fa».
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