Gianandrea Zagato
Ultimora: Mario Dutto fa ritardare lapertura della scuola islamica di via Ventura. Responsabilità che il direttore generale dellufficio scolastico regionale si è assunto pretendendo da Palazzo Marino un certificato di agibilità per lo stabile che, attenzione, dicono dal Comune, è «legato allutilizzo specifico della struttura». Come dire: il rappresentante lombardo del ministero della Pubblica Istruzione si è accorto solo allultimora che, al civico 4 di via Ventura, si vuole aprire una scuola e che però quella struttura «non è idonea per una scuola elementare».
Già, ben diversa è la destinazione duso registrata al catasto milanese di quei locali che si vorrebbero trasformare in aule: fino a qualche mese fa, in quello stabile, cerano uffici e segreterie di un ente vicino alle Acli. E, quindi, in soldoni, bisogna richiedere il cambio duso delledificio: mossa formale che i responsabili dellassociazione Insieme - promotori della scuola islamica - non avevano ancora messo in atto e che, tra laltro, nemmeno Dutto aveva preventivato quando supporter dellistituto gli avevano consegnato la documentazione per lapertura della scuola.
Nessun accanimento del Comune, quindi, ma errori formali che comportano un allungamento dei tempi: «I responsabili dellistituto devono ottenere il cambio dallufficio edilizia privata dellassessorato allUrbanistica. Lo ha voluto Dutto» spiega Carmela Madaffari, direttrice dellassessorato Famiglia, scuola e politiche sociali guidato da Mariolina Moioli. «Il Comune aveva dato lagibilità alledificio ma è stato Dutto a chiedere un certificato specifico, aula per aula, e allora bisogna passare allufficio edilizia privata».
Impasse niente male che pure lufficio scolastico regionale del ministero della Pubblica istruzione conferma in una nota dove si afferma «non concluso» il «percorso autorizzativo» pur se «definito» per la «mancanza di un certificato, relativo alle strutture, di competenza comunale». Certificato che, precisa la nota di piazza Diaz, devessere richiesto «con istanza» dagli stessi «proponenti del progetto di scuola». Altra prova dellinesistenza della volontà daccanimento di Palazzo Marino: solitamente spetta al proprietario di uno stabile chiederne la modifica duso, il cambio di destinazione e questo è quello che i supporter della scuola islamica devono fare e, magari, in tempi brevi.
In gioco, ricordano dal Comune, cè sempre linteresse supremo dei bambini iscritti che già hanno accumulato qualcosa come tre settimane di ritardo rispetto al calendario scolastico. E anche su questo fronte la responsabilità ricade tutta su Mario Dutto: infatti, spetta al rappresentante del ministro Giuseppe Fioroni dare lok sul calendario scolastico che, obbligatoriamente, sarebbe accorciato.
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