«Fa quello che dice e dice quello che fa» dicono i suoi ragazzi, Piero Battaglino sorride e ci si specchia. Lui, 44 anni, imprenditore, sceglie Lista Biasotti e si candida al Municipio Centro Est, e a consigliere provinciale nel collegio di San Teodoro. L'entusiasmo del neofita e la determinazione dell'uomo che fa impresa. Osservatorio privilegiato per capire le strozzature di una Genova in salita «che ha bisogno di rinnovarsi: le lotte devi iniziarle con facce nuove e idee nuove». Gestisce da 5 anni una scuola privata e da 18 un'azienda di trasporti. Coraggioso, pronto a misurarsi e a mettere da parte gli interessi privati per la gestione della cosa pubblica. Adora lo sport e ha tirato su la squadra di calcio femminile Terzo Millennium. Esperienze che allargano l'occhio sui bisogni. È abituato ad ascoltare, battagliare e affrontare i problemi. Lente sul centro-est: «Si sono dimenticati dei vicoli e della circonvallazione. Ma tutta Genova vive questa condizione di degrado». Parla delle creuze, «che Amga e le altre con i vari interventi riempiono di catrame e lasciano violate nella loro storia». Parla di sicurezza, e il discorso scivola facile sulla «microcriminalità alimentata dagli extracomunitari. Condivido l'urgenza di telecamere per tutelare cittadini e commercianti». Parla di quel decoro che è ordine e pulizia. Poi la necessità di creare spazi per animali e l'avvio di una campagna di sensibilizzazione alla raccolta differenziata dei rifiuti. Il suo chiodo fisso però resta «un centro di aggregazione in città per anziani e giovani. Un tassello importante nella ricostruzione del tessuto sociale e dei rapporti». A fare il paio con più punti-nursery «in soccorso a chi non riesce a trovare posto nelle strutture comunali, senza contare che, carte alla mano, il costo annuo di un bambino in una struttura privata è la metà rispetto a quella pubblica». Poi l'attenzione «ai piccoli artigiani massacrati dalle tasse e soffocati dalla crescita indiscriminata della grande distribuzione». Il valore aggiunto di Battaglino? «Faccia nuova e voglia di onestà.
Non concepisco gli stipendi da favola dei nostri politici; credo in Sandro Biasotti perché è uno concreto e per quanto possibile ha fatto quello che ha detto». La politica come via nuova? «Ho raccolto questa sfida con tutto me stesso. Se fossi eletto delegherei la gestione delle mie imprese e mi dedicherei alla mia città».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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