Maria Luisa Bressani
Per il IX Meeting Internazionale delle Comunità Colombaniane diverse centinaia di pellegrini europei sono giunti a Bobbio da Francia, Austria, Svizzera, Scozia, Irlanda e da più vicino come da San Colombano Certenoli in Liguria o dal Novarese. Il tradizionale appuntamento, nato da un'idea della parrocchia di San Colombano al Lambro, nel 2007 per il X° anniversario si terrà a Luxeuil la cittadina francese sorta attorno all'Abbazia fondata dal Santo irlandese.
Quest'anno i pellegrini si sono riuniti intorno al sepolcro del Santo morto a Bobbio nel 615. È un sarcofago eseguito da Giovanni dei Patriarchi nel 1480 e custodito nell'Abbazia costruita in quell'epoca sui resti della chiesa conventuale anteriore al mille. «Colombano nella sua opera di rinnovata cristianizzazione considerò l'Europa la casa di tutti e senza barriere interne - ha ricordato Gilles Cugniek, il fondatore dell'associazione internazionale Amici di S. Colombano - e oggi nell'Europa comune siamo tutti figli della stessa famiglia».
Perché parlare di Bobbio? È in Valtrebbia, è una delle terre di mezzo a cavallo d'Appennino cui s'interessa questo Giornale, terre che raccolgono linfa dalla pianura ma nel mare vedono lo sbocco naturale di transiti e commercio.
Tre eventi del Meeting possono invogliare ad una visita alla città e alla riscoperta di un legame storico millenario.
Lo «Scriptorium di Bobbio», inaugurato per l'occasione, un'iniziativa sponsorizzata da Comune, Provincia, Regione e definita dal sindaco Roberto Pasquali «come i giovani possono inventarsi un lavoro». Ha ricordato quando sette anni fa vennero da lui tre ragazze per esporgli il progetto e lo contagiarono d'entusiasmo. Le tre ragazze, Francesca Agosti, Silvia Scabini e Jessica Lavelli hanno costituito la Cooperativa Cooltour (turismo e cultura) che ha stipulato con il Comune una convenzione per la gestione del Museo della Città, dello Scriptorium e dell'Ostello. Lo Scriptorium è stato allestito nel complesso abbaziale: ragazzi delle scuole, associazioni e gruppi culturali potranno imparare in specifici laboratori l'arte della scrittura con cui i monaci copiavano i codici. «ABC dell'amanuense» si può definire l'iniziativa finalizzata a far riconoscere differenti esempi di antichi alfabeti e di calligrafie medievali (insulare, onciale, carolina, gotica). Un'idea vincente per riabituare a scrivere con eleganza oggi che tra chi scrive a mano imperversa la «zampa di gallina».
La Biblioteca del cenobio secondo un catalogo del X secolo contava 700 codici; un sesto del patrimonio mondiale umanistico del V/VI secolo proviene da Bobbio e tra questi sono il De Repubblica di Cicerone alla Biblioteca Vaticana, Virgilio alla Laurenziana, Plauto alla Capitolare di Verona, Lettere di Seneca a Lucillo alla Queriniana, il Codice Purpureo dei Vangeli...
Gli allievi d'oggi in lezioni da 4 euro con l'aiuto d'insegnanti, pannelli illustrativi, diapositive, proiezioni impareranno a preparare la pagina di un codice, organizzando gli spazi, riproducendo un capolettera, disegnando una miniatura. Con 10 euro fruiranno di Laboratorio/Musei/Visita guidata e, pernottando presso l'Ostello di Palazzo Tamburelli (nel centro di Bobbio), potranno scegliere: percorsi naturalistici (i meandri del Trebbia in zona Brugnello/Confiente sono stati dichiarati dall'Unesco patrimonio mondiale), percorsi sportivi (rafting sul Trebbia, equitazione), un percorso archeologico.
La riapertura del Castello dopo vent'anni è stata un altro evento del Meeting. Il Castello Malaspina-Dal Verme del XIV secolo solo ora è tutto visitabile e riarredato con i mobili originali ricuperati a Bologna dove abbellivano gli uffici della Soprintendenza. Dagli spalti si gode la bella vista di città e Contrada del Castellaro, caratteristico borgo medievale.
L'illuminazione del Ponte Vecchio è la terza novità, realizzata con la sponsorizzazione della Banca di Piacenza di cui era presente il presidente Corrado Sforza Fogliani.
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