MilanoNeve, neve, neve e ancora neve. Sono le tre del pomeriggio quando comincia a fioccare e nel giro di poco tempo Milano è tutta bianca, sommersa dalla prima nevicata natalizia. Appena il tempo di gioire, poi la città si accorge che la paralisi è dietro langolo, anzi è iniziata. Autobus fermi, macchine bloccate nel traffico, treni soppressi o in pesantissimo ritardo, tangenziali in tilt, code in autostrada, aeroporti di Linate e Malpensa in grave affanno, record di interventi del 118.
In meno di unora cadono dieci centimetri di neve, qualche altro giro di quadrante e i centimetri sono venti. Lo stato di emergenza diventa definitivo con la decisione di chiudere le scuole a Milano. Aule sbarrate anche a Cremona, Varese, Monza e Pavia. Vacanze anticipate per i ragazzi, che avranno più tempo per entrare nel clima del Natale, ma le previsioni non lasciano spazio allottimismo: continuerà a nevicare fino a questa notte. Il ministro della Difesa La Russa ha disposto linvio di militari per liberare le strade dalla neve e ridurre i disagi dei cittadini. «Faremo il possibile per aiutare la città».
Lallarme della Protezione civile era stato lanciato in anticipo, insieme alla richiesta di lasciare a casa le auto, rimasta però inascoltata. Il piano antineve ha numeri da campagna di Russia: mille spalatori, ottocento vigili, trecento mezzi spargisale, duecentodieci mezzi con lame. Ma il maxi ingorgo ha ritardato gli interventi.
Sono mesi che su tutti gli autobus si vede la pubblicità dellAmsa che cerca volontari per le emergenze meteorologiche invernali. Ma ieri mattina sono stati in molti ad avventurarsi comunque in macchina per andare al lavoro, accompagnare i figli a scuola e dedicarsi agli infiniti impegni di preparazione alle feste. E il caos è scattato puntuale.
Si lamenta dellindisciplina dei cittadini il vicesindaco, Riccardo De Corato: «Non siamo stati ascoltati ed ecco il disastro in atto: tutti in macchina bloccati. È il traffico e non la neve a rallentare i mezzi dellAtm e i mezzi spalaneve. Domani speriamo che la situazione migliori e che vengano utilizzati i mezzi pubblici. Chi ha preso la macchina non potrà dire che il Comune non aveva avvertito. Gli faccio gli auguri per la serata e forse per la nottata». De Corato rinnova lappello per oggi: «Non venite in auto a Milano. Siamo preparati ma il generale Inverno diventa difficile da affrontare se cadono trenta centimetri di neve e in tanti prendono lauto».
Palazzo Marino ha predisposto un piano anti gelo per i clochard, sperando che cambino idea anche i quindici irriducibili che rifiutano sempre e comunque di avere un tetto sulla testa. «Accettate laccoglienza, sono ancora disponibili posti letto nei dormitori comunali ed è possibile ripararsi nelle tende allestite nel piazzale del cimitero Monumentale e in quello della Stazione Centrale» lappello lanciato ai senzatetto dallassessore alle Politiche sociali, Mariolina Moioli. Per tutti sono disponibili una coperta e bevande calde per trovare ristoro. Come ricorda lassessore, domenica notte sono state venticinque le persone accolte nella tenda della Croce Rossa al cimitero Monumentale e una quindicina quelle che hanno trovato riparo nella struttura della Protezione civile della Stazione centrale.
Le strade si sono trasformate in trappole. Molte le cadute, le contusioni, anche qualche frattura ma nessun ferito grave. Cento le autoambulanze al lavoro e alla fine del pomeriggio avevano già superato quota 130 gli interventi del 118 in soccorso ai milanesi scivolati su strade ghiacciate. Centinaia le chiamate per i Vigili del fuoco, con richieste di intervento per ghiaccio nelle tubature o alberi carichi di neve.
Arrivano i primi calcoli dei danni.
Scuole chiuse, mezzi bloccati Milano si arrende alla neve
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.