«Scuole di strada» per bimbi ad Haiti

«Scuole di strada» per bimbi ad Haiti

Un obiettivo concreto: aprire 4 scuole in 3 anni nella città di Port-au-Prince, ad Haiti, per offrire istruzione a oltre 1800 bambini a rischio in quella che è una delle più grandi capitali dell'infanzia in stato di abbandono.
E' questa la nuova importante sfida che si pone Piccolo Fratello, il progetto di Fondazione Mediolanum, che nel biennio scorso è riuscito a raccogliere circa 400.000 euro e a finanziare cosi' l'apertura, avvenuta il 17 dicembre scorso, nei pressi di Kibera, in Kenia, di una "casa famiglia" in grado di ospitare in modo permanente oltre 40 bambini di strada.
A circa sei mesi dal traguardo della prima tappa fondamentale, Piccolo Fratello ha deciso cosi' di proseguire e ampliare la propria missione affiancando alla realtà di Kibera una nuova attività. In collaborazione con Fondazione Francesca Rava - N.P.H. Italia Onlus questo secondo fronte rivolgerà l'attenzione sui bambini haitiani lanciando la seconda iniziativa "Scuole di Strada", con l'intento di proteggerli dai rischi della vita di strada. Haiti ha il più alto tasso di orfani dell'America Latina, senza contare che nella sola capitale Port-au-Prince sono oltre 2.000 i bambini senza tetto. In questo quadro poco rassicurante l'emergenza della mortalità infantile (1 bambino su 3 muore prima dei 5 anni) ha assunto negli anni un ruolo di primo piano: molti bambini haitiani non hanno infatti tuttora accesso all'assistenza sanitaria di base; le strutture mediche esistenti risultano difficilmente raggiungibili, prive di personale sufficiente e di scorte e attrezzature adeguate.
L'istruzione rappresenta quindi l'unica alternativa a una vita precaria, tuttavia non è nemmeno un passaggio scontato dal momento che Haiti è l'unico paese dell'America Latina in cui non è gratuita. Nel complesso, appena il 55% dei bambini in età d'istruzione primaria ha accesso alla scuola e di questo solo il 2% porta a termine gli studi secondari mentre un terzo dei giovani tra i 15 e i 24 anni è analfabeta. Secondo le stime del governo haitiano, 96.000 bambini vivono in condizioni di schiavitù al servizio di famiglie benestanti, secondo le stime dell'Onu, sarebbero almeno 300.000, tra i 3 e 15 anni.
N.P.H., organizzazione umanitaria per l'infanzia, rappresentata in Italia dalla Fondazione Francesca Rava, opera in Haiti da 20 anni con un ospedale pediatrico e una casa orfanotrofio per 600 bambini. Per aiutare i bambini degli slum delle capitale, N.P.H. ha organizzato le scuole di strada: in fabbricati di lamiera nei bassifondi più poveri, ma con insegnanti qualificati, queste scuole hanno lo scopo di proteggere i ragazzi disagiati da malavita, droga, prostituzione, sfruttamento minorile, fornendo un'alternativa di vita e un'istruzione di base che fornisca concrete opportunità di intraprendere un mestiere una volta diventati adulti.
In parallelo Piccolo Fratello intende sostenere N.P.H. dando avvio ad alcune attività di servizio alla comunità gestite da team di ragazzi, spesso ex pequenos o abitanti nei bassifondi, per raccogliere fondi e sostenere il funzionamento in autonomia delle scuole. Tra i progetti è ad esempio previsto l'acquisto di "watertruck", ovvero camion per la distribuzione dell'acqua ai piu' bisognosi e per la vendita alle famiglie e alle istituzioni con maggiori disponibilità.
Con una donazione di 15 euro è possibile garantire a un bambino un mese di scuola, mentre con 150 euro gli si offre la possibilità di frequentare un intero anno scolastico.


Le donazioni possono essere effettuate tramite versamento sul conto corrente bancario di Banca Mediolanum dedicato all'iniziativa Piccolo Fratello ad Haiti e intestato a: Fondazione Francesca Rava N.P.H. Italia Onlus c/c 760000 ABI:03062 CAB:34210.
Ulteriori informazioni sono inoltre disponibili sul sito www.piccolofratello.it, www.nphitalia.org.

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