Paolo Stefanato
da Milano
Presidente Soldini, il governo vi sta facendo uno sgambetto?
«Cioè?» risponde ignaro Rossano Soldini, presidente dellAnci, lassociazione dei calzaturieri italiani
Il Financial Times riferisce che è andato in fumo laccordo con la Gran Bretagna in base al quale gli inglesi avrebbero dato una mano sui dazi
«Sarebbe gravissimo!»
Oggi i rapporti di forza sono molto stretti, si dice 13 a 12. La Gran Bretagna da che parte sta?
«Contro i dazi. Se votasse a favore sarebbe un bel successo. Ma se i rapporti si rompono, il rischio è che faccia pressioni sugli altri. Per esempio su Cipro, che è lago della bilancia. È normale in queste trattative che si facciano degli scambi, lo diceva Urso e lo dice anche la Bonino»
A giorni si decide
«Mercoledì ci sarà la riunione degli ambasciatori. Dovrebbe slittare la riunione di ministri di martedì. Comunque, il 6 ottobre scadono i dazi provvisori applicati a marzo. Per quella data è necessaria una decisione»
È fiducioso?
«Le forze sono molto equilibrate, occorre un impegno forte del governo. Ho scritto a Prodi perché si adoperi, ma in questi giorni forse ha altre cose per la testa»
Perché questo equilibrio tra i Paesi europei?
«Ci sono interessi opposti tra i Paesi manifatturieri, che difendono il proprio lavoro, e i Paesi commerciali, fatti di importatori, che difendono i loro margini anche del 1.000-1.200%. Io con questa Europa non ci sto!»
Le scarpe cinesi fanno paura?
«Nei primi cinque mesi, nonostante i dazi provvisori, le importazioni in Italia sono aumentate del 35%, con punte del 120%, secondo le tipologie. Nello stesso periodo il settore ha perso 3.600 posti di lavoro»
Parliamo di scarpe in pelle
«Sì, quelle di livello medio. Sulla gamma bassa abbiamo già perso»
E comè la qualità?
«Accettabile. Il punto è che comprano le materie prime a 12 euro, come noi, e poi rivendono le scarpe finite a 13 euro, contro i nostri 28. Il dumping è palese, ma per lEuropa sembra non esistere»
Cosa farete se otterete i dazi?
«Ringrazieremo e passeremo alla fase successiva: la battaglia per lobbligatorietà del made in, dichiarazione di provenienza che esiste in tutto il mondo meno che in Europa.
E se perderete?
«Faremo ricorso alla Corte di giustizia europea. Peccato che la sentenza arrivi dopo un anno».
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