Se i vicini di casa salvano una coppia

Pièce tratta da "Sentimental". Amanda Sandrelli: "Una lezione per chi è in crisi"

Se i vicini di casa salvano una coppia
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Vicini di casa sì, ma forse troppo vicini. Quando il pianerottolo di casa si fa troppo piccolo per tenere crisi e tentazioni all'interno del cerchio magico familiare, allora il rischio che ti esploda una bomba in mano si fa serio. Solo che se la detonazione avviene sul palcoscenico, la cosa può farsi dannatamente divertente.

È quello che succede nella commedia «Vicini di casa» diretta da Antonio Zavatteri, con Gigio Alberti e Amanda Sandrelli principali protagonisti insieme a Alessandra Acciai e Alberto Giusta, in scena al Teatro Manzoni da oggi al 18 maggio (ore 20,45, domenica 15,30, ingresso 37-26 euro, info www.teatromanzoni.it). Con questa scoppiettante, sottile commedia tratta dall'originale spagnolo di Cesc Gay «Sentimental», già film del 2020 che generò a sua volta il remake italiano di Paolo Costella con protagonisti Claudio Bisio, Vittoria Puccini, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni si conclude «col botto» (come spiega il direttore Alessandro Arnone) il cartellone della prosa del Manzoni. La storia è quella di una coppia più che in crisi, formata da Anna (Sandrelli) e Giulio (Alberti), messa alla prova da un aperitivo. Non tanto dall'aperitivo in sé, quanto dalla coppia di vicini, fresca di relazione e con una allegra disposizione allo scambio di coppia. La commedia è tutta qui: un redde rationem sul filo del giallo che farà capire al pubblico se i due protagonisti accetteranno. «Siamo in un appartamento borghese, con una perfetta aderenza di spazio e tempo reale. Tutto avviene in un'ora e quaranta minuti spiega divertita Amanda Sandrelli Io reagisco con una certa curiosità all'arrivo dei nuovi vicini, decisamente rumorosi e vivaci sessualmente. La freschezza dei nuovi possibili amici potrebbe, ai suoi occhi, smuovere lo stallo della sua relazione». Tutt'altra cosa per lui: «Io gioco sulla difensiva spiega Gigio Alberti ricorro all'ironia per difendermi dagli attacchi della crisi matrimoniale, e non ammetto l'esistenza di un problema». Al cinema, a vestire i panni di Guido è stato un carissimo amico di Gigio Alberti, Claudio Bisio: «Ho studiato i due film, grazie a Claudio ho potuto leggere le sceneggiature originali del film spagnolo e di quello italiano rivela Alberti - Bisio mi ha aiutato a calarmi nel personaggio, e da quel copione abbiamo preso anche qualche battuta. Ma la messa in scena di Zavatteri, regista e attore di vaglia, è decisamente diversa. L'autore spagnolo, Cesc Guy, è stato sommerso di Premi Goya per 5 o 6 sceneggiature da lui scritte, è uno che sa correre sul filo dell'arguzia senza mai essere volgare. I problemi di coppia e di sesso qui vengono gestiti perfettamente, senza essere mai fastidiosi». Il finale è un colpo di scena dalla molteplice lettura: «A fine serata, quando i vicini escono di casa spiega ancora Gigio Alberti la soluzione resta completamente aperta: la risposta sta più nello spettatore che guarda che nella storia. Ognuno può pensare che il rapporto di coppia tra Anna e Giulio sia stato sanato o meno».

Amanda Sandrelli ha portato in scena questa piéce per la prima volta nel 2024, allo scoccare dei 40 anni dal film «Non ci resta che piangere» con Massimo Troisi e Roberto Benigni, che le diede la grande notorietà: «Se mi ritrovo ancora nella celebre battuta del mio personaggio, che diceva che bisogna provare, provare,

provare? Certo che sì: penso che la lezione sia che se insisti, riesci. La malattia di tanti giovani, anche dei miei figli quando non riescono a fare qualcosa, è sempre vabbè. Quel vabbè mi sembra abbia rovinato il mondo».

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