Se l’amante è un cafone i regali sono prestiti

«Un diamante è per sempre». Così recitava, nel giorno di san Valentino, un famoso slogan pubblicitario quasi nostalgico, e che in questi giorni suona molto falso, perché oggi più nulla è «per sempre».
È diventato uno sport nazionale infatti quello di pubblicizzare e di reclamare indietro i diamanti e tutti i regali fatti durante il fidanzamento e di pubblicizzare i costi e le spese sostenute per mantenere vivo il rapporto e alimentare l’amor perduto.
Il signor Luciano Gaucci ha, come dire, simpaticamente inaugurato un genere, quello di elencare sui giornali, con precisione fiscale, i beni e i denari dati in dote alla propria amata durante gli anni di unione sentimentale, regalati, anzi nelle intenzioni prestati sulla fiducia, per rafforzare il sentimento e mantenere più alta la passione. E l’amore. L’amore in affitto.
Sì, perché quegli appartamenti promessi nelle notti di smarrimento, e poi donati guardandosi teneramente occhi negli occhi, nella cruda realtà si intendevano solo dati in prestito, affittati e fortemente reclamati alla fine della relazione, così come i terreni, i gioielli e i molti denari, vinti al lotto o guadagnati che fossero.
Ieri è stato il turno di Lele Mora, l’agente dei vip che ha rivelato il costo della sua ormai pubblica relazione con Fabrizio Corona, il re dei paparazzi, due milioni di euro tondi tondi, degni appunto del suddetto re e della sua corona. E giù l’elenco e il modello delle otto automobili regalate, l’indirizzo degli appartamenti donati e la somma dei contanti versati, oltre alle varie ed eventuali, ovvio.
Dalle istruttive pagine dei giornali impariamo quindi che la modernità, e ormai la norma, è essere amanti o fidanzati dracula, che succhiano sangue, soldi e palazzi durante la storia d'amore per poi tenere stretto il luccicante bottino, frutto di tanto lavoro, dedizione e sacrificio. Niente si fa per niente. Nulla è gratis. Tutto ha un prezzo.
Vuoi mettere? Il futuro va costruito. L’ingenuità di credere ancora nel sentimento puro, nell'amore disinteressato, nel trasporto irrefrenabile, altruista e generoso, nella passione istintiva e dirompente che indebolisce e annebbia la ragione. Roba da dilettanti per non dire da cretini. Poi che ti resta in mano? Niente di niente. Oggi o sei un professionista o non vali nulla. In ogni nuovo lavoro che si intraprende la concorrenza incalza, la crisi economica impone le regole e chi non lo capisce al volo è perduto. Una nuova relazione deve avere i suoi vantaggi, deve essere appagante e gratificante. E deve soddisfare. I sentimenti? Ma no, il portafoglio, ovvio. La sicurezza economica è fondamentale nella vita e bisogna costruirla e coltivarla fin da giovani, con tutte le armi che abbiamo a disposizione.
Perciò voi ragazzi e ragazze che ancora credete nell’amore antico, quello da romanzi rosa che non legge più nessuno, che ancora sospirate e soffrite, svegliatevi e soprattutto imparate. Non siate deludenti aspirando alla fedina in oro bianco col brillantino incastonato, donata durante una cena in due al lume di candela. Guardatevi attorno. Nel paese ci sono palazzi, case, appartamenti, garage con macchine fiammanti e gioielli veri, quelli da sogno, perché la vostra vita sia un sogno.
Non perdete tempo, non sognate ad occhi aperti, non inseguite l’amore passionale, quello travolgente che manda in estasi. È antico e sorpassato. Siate realiste e moderne soprattutto, adocchiate, cercate e fate innamorare uomini solidi e rassicuranti, al diavolo l’attrazione e l’aspetto fisico, guardate quelli teneri, che al buio della sera, perduti di fronte al vostro sguardo, vi donano subito il bancomat e il portafoglio gonfio di euro e di speranza.


La speranza di comperarvi o, peggio, di affittarvi per un po’. Il tempo di una relazione. Dipende dalla vostra bravura e dalla vostra professionalità. Perché verrà il giorno in cui tutto questo vi verrà richiesto indietro. Auguri. Auguri veri.

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