«Se l’Anp lo chiede possibile l’invio di una Forza di pace»

Roma. Massimo D’Alema ha avanzato ieri la possibilità - se l’Anp lo chiedesse - dell’invio di una Forza multinazionale nella striscia di Gaza a garanzia della sua sicurezza su cui incombe in queste ore di violenze fratricide lo spettro della guerra civile. Insieme al segretario della Lega araba Amr Mussa - al termine di un lungo colloquio alla Farnesina - il ministro degli Esteri ha lanciato un accorato appello alle due anime in lotta del governo guidato da Ismail Haniyeh: il bagno di sangue a Gaza va fermato subito e la pace ristabilita in fretta. È la faida armata tra Hamas e Fatah, così come il lancio di razzi Qassam su Israele, che devono cessare senza esitazioni, per consentire un rapido ritorno ai negoziati, non il governo di Unità nazionale palestinese, è il ragionamento di D’Alema e Mussa che parlano a una voce sola. È il momento di «esercitare pressioni politiche sulle parti che sono in conflitto e che, paradossalmente, sono membri dello stesso governo», ha detto il titolare della Farnesina indicando nell’Egitto uno dei Paesi chiave nello scacchiere mediorientale per uscire da questa situazione critica.

La sopravvivenza dell’attuale governo palestinese «è più che mai essenziale» per D’Alema: «Se dovesse venire meno - ha sottolineato - sarebbe una tragedia per i palestinesi e un fattore di insicurezza drammatico per Israele».
D’Alema e Mussa sono tornati a incontrasi ieri mattina a meno di 48 ore dallo storico summit tra l’Ue e la Lega araba tenutosi a Bruxelles.

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