«Se Maran ha mentito si dimetta»

Pretendono un chiarimento. Dal sindaco in persona. Così il gruppo del Pdl in consiglio lunedì chiederà all’ufficio di presidenza di convocare al più presto Giuliano Pisapia in aula. «Vogliamo che il sindaco venga a spiegarci - attacca il consigliere comunale Giulio Gallera - le motivazioni e i criteri con cui ha scelto per l’assessorato ai Trasporti il giovane Pierfrancesco Maran, “pupillo di Penati” perché ancora non l’ha spiegato. Ci aspettiamo che faccia chiarezza anche sulle notizie che continuano a emergere sui giornali, dalle dichiarazioni del titolare all’Ambiente, che ammette di aver ricevuto pressioni, al colloquio tra Antonio Rugari, ex presidente del Consorzio trasporti pubblici e l’assessore Maran». Il riferimento è alle dichiarazioni rese sul Corriere della Sera da Antonio Rugari (l’autore del sms a Penati): «L’assessore mi ha offerto una posizione nel cda dell’Agenzia per la Mobilità e una consulenza per progetti per la sosta regolamentata. Ho rifiutato». Dichiarazioni smentite categoricamente dallo stesso Maran: «Menzogne. Fango. Io non ho neppure un budget per le consulenze». «Infine - polemizza ancora Gallera - Pisapia ci spieghi questa strana coincidenza della nomina, la prima fatta dalla giunta, alla presidenza di Amsa di Sonia Cantoni, ex assessore all’Ambiente a Sesto San Giovanni nella giunta di Giorgio Oldrini e vicina all’ambiente dei Verdi». Difende la nomina della Cantoni al vertice di Amsa la capogruppo Pd Carmela Rozza: «È una persona veramente competente, conosce bene la sua materia».
Ancora più duro il vicepresidente del consiglio comunale Riccardo de Corato, che chiede al sindaco almeno di revocare le deleghe ai Trasporti a Pierfrancesco Maran finché non sia fatta chiarezza sulla vicenda: «Maran ha detto la sua verità, immediatamente smentito dal Rugari e quindi è un assessore a sovranità limitata, che può essere smentito in ogni momento. Il sindaco farebbe bene a togliergli le deleghe dei Trasporti, prima che la vicenda prenda un ulteriore brutta piega, visto che sembra che i magistrati di Monza, lo vogliano ascoltare».
Ma il primo cittadino, che lunedì dichiarava che avrebbe respinto qualsiasi gesto di dimissione da parte dell’assessore, ieri ha ribadito la sua posizione: «Non ho subito nessuna pressione nle formare la giunta - ha dichiarato di nuovo Pisapia -. Ho scelto in autonomia e sfido chiunque a dire o a dimostrare il contrario. Maran non ha subito pressioni. Ha avuto delle richieste alle quali ha risposto con forza no».
A testimoniare il clima rovente che si respira a Palazzo Marino la dichiarazione della capogruppo Pd Rozza, che arriva proprio il giorno della commissione provinciale di garanzia, il parlamentino di partito chiamato a giudicare l’operato di Filippo Penati: «In giro ci sono troppe persone che pensano di fare le vergini accusando gli altri». Guai a parlare del «caso Maran» in giunta - ieri si è tenuta la prima riunione dopo la pausa estiva -: «Non esiste nessun caso Maran, sia chiaro» replica secca l’assessore all’Urbanistica Lucia de Cesaris.

«Al massimo c’è un caso Idv all’interno della maggioranza, di cui abbiamo discusso due giorni fa». Ieri però Zamponi, commissario cittadino, che per primo aveva sollevato dei dubbi sulle bontà della nomina del «Pupillo di Penati», ha nuovamente chiuso la polemica, «ma non ci scuseremo».

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