Pubblichiamo un estratto dellintervista che il regista Renzo Martinelli ha concesso ad Alessandro Gamba su Vita e Pensiero, il trimestrale dellUniversità Cattolica di Milano. In questa parte, Martinelli annuncia il suo prossimo progetto.
Può fare un esempio concreto?
«Il mio progetto attualmente più importante riguarda un lavoro, che ho iniziato due anni fa, sulla morte di Mussolini e della Petacci e sulloro di Dongo. È un esempio emblematico. Insieme ai miei collaboratori ho raccolto una documentazione davvero imponente. Da questa documentazione - glielo assicuro - si evince in modo addirittura clamoroso (attraverso foto, documenti, autopsie sui cadaveri, studio delle traiettorie dei proiettili) che la verità storica che si è sedimentata sui libri di scuola e nella cultura ufficiale italiana (e che prende avvio dai racconti a puntate su lUnità del sedicente colonnello Valerio, il ragionier Walter Audisio) è un enorme falso, cioè è la più gigantesca menzogna storica italiana del secolo scorso. I nostri studenti quotidianamente studiano una storia che non è mai accaduta».
La menzogna è una conseguenza inevitabile dellideologia...
«Ecco, un voluto e malizioso travisamento storico come questo mi indigna profondamente. E fa nascere dentro di me unurgenza - non saprei davvero definirla diversamente - di raccontare laltra, autentica verità. È unurgenza che mi fa dire: ora vi faccio vedere la vicenda da unaltra angolazione, vi invito a riflettere su questa cosa, perché quello che avete studiato finora, con somma probabilità non corrisponde a verità.
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