«Se mi sgomberate uccido mio figlio»

Immigrato occupa appartamento e ottiene di restare

Per quasi tre ore ha tenuto tutti con il fiato sospeso, minacciando di buttare dalla finestra il figlio di pochi mesi se qualcuno avesse tentato di farlo uscire dall’alloggio occupato. E si è calmato solo quando la polizia ha rinunciato all’irruzione. Molto più rapida la soluzione dell’occupazione, tentata da due anarco-animalisti, presi dopo pochi minuti.
Grande movimento di polizia, ambulanze e vigili del fuoco ieri verso le 13.30 quando una volante ha tentato di far uscire da un alloggio Aler di via Ca’ Granda 28, un egiziano. L’uomo, 26 anni, regolare, è sposato con una connazionale di 21 anni da cui ha avuto un femminuccia di 2 anni e un bimbo di pochi mesi. L’altra notte, sembra dopo aver pagato 3mila euro al racket delle occupazioni, è entrato in un alloggio al primo piano. Alle 13.30 è arrivata una volante per farlo uscire. Lui ha preso il neonato in braccio e minacciando di buttarlo giù e uccidere anche la piccola con un martello. Per il momento ha vinto lui.


È andata peggio a Marisol, di Trezzano d’Adda, e Alessandro, di Firenze, di 25 e 23 anni, anarco-animalisti con qualche precedente. Nella notte hanno demolito la porta murata di un alloggio di via Rogoredo 17: il rumore ha attirato i carabinieri che li hanno arrestati.

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