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Se la moda sfila la plastica dal mare di Napoli

Il «secchio» realizzato da Armata di mare e Klm-Air France eliminerà 500 chili di rifiuti all'anno

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Napoli «È il primo tuffo di tantissime bracciate» dice Massimiliano Rosolino accendendo l'apparecchio che toglierà dal mare di Napoli all'altezza del Porticciolo del Molosiglio 500 chili di plastica in un anno. Si chiama Seabin è stato inventato da due surfer australiani e portato in Italia da LifeGate nell'ambito del progetto PlasticLess. A prima vista sembra un semplice secchio ancorato a una piattaforma che lo muove come uno stantuffo a pelo d'acqua. In questo moto perpetuo che, per la cronaca consuma un euro di elettricità al giorno e tiene lontane le creature marine emettendo un suono inintelleggibile alle orecchie umane, il Seabin filtra 25 mila litri di acqua ogni 24 ore portando via dal mare anche microplastiche e microfibre: le famigerate particelle da pochi millimetri che finiscono in pancia ai pesci e poi nella nostra. «Da genitore ti preoccupi delle spine che potrebbero finire in gola ai bambini e invece c'è ben altro» commenta Rosolino, splendido quarantenne oggi amante del triatlon. L'uomo che alle Olimpiadi di Sidney ha fatto sognare l'Italia è elegantemente sigillato in una leggera giacca a vento stampata a nuvolette firmata Armata di mare. «Fa parte di una capsule di quattro capi unisex e reversibili che abbiamo creato tra cielo e mare in materiali eco-sostenibili come Ecoalf, il tessuto ottenuto dal riciclaggio delle reti da pesca» spiega Patrizia Cortesi, direttore della comunicazione di Facib, l'azienda fondata in Lombardia 60 anni fa che dal 2007 ha rilevato Armata di Mare.

Lo storico marchio napoletano lancia questa intelligente iniziativa in collaborazione con KLM-Air France che proprio oggi inaugura il volo a bassa emissione Napoli-Amsterdam. «La nostra città è sempre più appetibile per il turismo e sempre più impegnata nella lotta all'inquinamento» tuona il sindaco De Magistris annunciando che dal 30 maggio a fine settembre il lungomare partenopeo sarà rigorosamente plastic free. «Da quando faccio triatlon ho imposto anch'io la regola delle bottiglie di vetro incalza Rosolino basta portarne una cassa per fare un po' di allenamento». In effetti i numeri fanno paura. Ogni anno vengono buttate negli Oceani 38 mila bottiglie di plastica che sommate a tutti gli altri detriti di questo indistruttibile materiale fanno 8 milioni di tonnellate. «Nei mari italiani le tonnellate sono solo 90, ma il Mediterraneo è un mare chiuso, quindi ancor più a rischio» dice Simone Molteni di Lifegate PlasticLess spiegando che al momento sono stati impiantati 40 Seabin nei nostri porti e che il costo base della sola apparecchiatura è di minimo 10 mila euro che possono anche triplicare in caso di località difficili da raggiungere come l'isola di Capraia. A questo costo iniziale bisogna poi aggiungere quello per la raccolta e lo smaltimento delle plastiche recuperate. Ecco perchè KLM s'impegna a raccogliere un chilo di plastica per ogni post pubblicato con #perunmarepulito. Armata di Mare, invece, annuncia di voler ampliare la capsule fino a creare un'intera linea ecosostenibile in vendita da OVS.

Perchè la natura non ha colpa se usiamo un materiale eterno per creare oggetti usa e getta.

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