Scivolano via in un attimo, le strane giornate di Antonio Cassano. «Problemi all'adduttore», recita l'ultimo bollettino medico. Eppure l'attaccante anche ieri si è presentato a Bogliasco intorno alle 14. Nessuna voce grossa per l'esclusione, nessun colpo di testa. Con l'Atalanta non ci sarà e non sarà nemmeno allo stadio. Il fantasista di Barivecchia ha deciso di non assistere alla gara dei compagni in programma domenica (arbitrerà Celi di Campobasso), mentre le ombre del City piano piano si allontanano.
A spuntare però ieri sono state le sirene della Fiorentina: Mutu è risultato positivo all'antidoping (ed è la seconda volta) e da Firenze hanno chiesto notizie sulla clausola rescissoria di Cassano, tra i pochi attaccanti a non aver disputato la Champions in questa stagione. Ieri però, a margine della riunione di Lega, lamministratore delegato Beppe Marotta ha frenato: «Non abbiamo intenzione di cederlo, per ora. Il suo rapporto con Del Neri è ottimo». In ogni caso la questione sarà rimandata fino ad oggi, mentre il giocatore deve smaltire i problemi fisici evidenziati dall'ecografia effettuata martedì, alla ripresa degli allenamenti. Potrebbe trattarsi di un principio di pubalgia, ma in ogni caso il problema è solo posticipato. Dopo la guarigione infatti Gigi Del Neri dovrà decidere se mettere il giocatore fuori rosa oppure aggregarlo nuovamente alla squadra, offrendogli in questo caso un posto da titolare. Non ci sono mezze misure e la tranquillità di Cassano potrebbe avere anche un limite, ed è per questo che le sirene viola non sono da sottovalutare.
Nel frattempo la squadra si allena come se nulla fosse, o quasi, visto che i compagni, a cominciare da Palombo e Pazzini, stanno provando a mediare, portando avanti la voce della squadra: Cassano ci serve. La società però, visti i problemi nati con Del Neri, sarebbe anche disposta a privarsi del giocatore, anche se il tempo stringe e per chiudere l'operazione mancano solo pochi giorni. Ma con 20 milioni sul piatto Cassano parte.
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