«Ma se pensiamo alla Juve ci demoralizziamo»

da Milano

«Se pensiamo alla Juve a +10 ci demoralizziamo, meglio fare la nostra strada e stilare un primo bilancio a fine del girone di andata», firmato Mancini che sorriderà solo nella ripresa: «È una costante delle ultime 4 partite, primi tempi compassati e lenti e buon gioco solo nei secondi. Col Parma era importante vincere, tre punti in una sera dopo averne incassati solo due nelle precedenti tre partite. Nei 45’ iniziali eravamo nervosi proprio per questo. Dopo l’intervallo siamo cresciuti a livello fisico, anche se certi movimenti faticavano a perfezionarsi, vedi Cruz e Martins. Adriano? Lui si è mosso meglio». Un Adriano che in un contrasto con Bucci ha ferito il portiere a una mano, un taglio profondo da provocarne l’uscita. Brasiliano contestato da Beretta, tecnico gialloblù: «È entrato a gamba tesa e a portiere a terra, l’Inter invece di fermarsi ha raddoppiato. Se le regole non valgono più ce lo dicano che ci adegueremo». E Bucci: «Le regole tutelano più le punte che i portieri, vorrà dire che uscirò con i tacchetti spianati e poi vedremo chi fa più male».
E poi siparietto tra Valentino Rossi e Mancini. Vale: «Abbiamo già litigato: io vorrei agire dietro le punte, lui vorrebbe schierarmi prima punta».

Mancio: «Tutti quelli che se ne vanno da Milano dicono che hanno litigato con me e non è vero, succedeva una volta in altri club, non qui. Qui ho discusso solo con Rossi che per come va in auto, forse farebbe bene anche all’Inter».

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