(...) è fatto più o meno con la stessa pasta di quella dei romani. Dando per scontato lutilità di servizio delle auto grigie, le auto blu e blu blu nel 2010 risultano 51. Il dato, però, non è per niente definitivo perché molti «furbetti» non hanno voluto rispondere ai questionari delloperazione «glasnost» richiesti dallex ministro Brunetta.
Infatti, in Liguria hanno risposto soltanto in 153, fra comuni (tutti i capoluoghi e quelli più piccoli), regione, province, Asl, provveditorati, teatri, università ed altri enti pubblici. Invece, nella nostra regione ci sono 235 comuni ed altre decine di enti che hanno preferito «la secretazione degli atti».
Tra questi cè Celle Ligure. Nel Comune savonese (5.431 anime) il sindaco si è assegnato lauto blu blu. Sicuramente, il «macchinone» di rappresentanza gli servirà per ricevere nel palazzo comunale importanti capi di Stato stranieri del calibro di Sua Altezza Reale il principe di Seborga. I suoi cinque assessori, invece, sono stati costretti a tirare la cinghia, perché usano a turno le altre tre auto blu.
Il comune di Sanremo ha due auto blu con autista e quello di Sarzana ha unauto blu.
A Rapallo (30.785 anime) il sindaco ha emulato il collega cellese e ai suoi concittadini fa pagare lauto blu blu che si è assegnato. In questo caso, però, il «macchinone» di rappresentanza lo divide con altri sette assessori e «assegnatari» dellente comunale.
Continuando con i privilegi dei privilegiati, pagati anche con le tasse dei contribuenti liguri, cè la storia delle auto blu dellAutorità portuale di la Spezia. Nel 2009 gliene pagavamo soltanto una. Non bastava. Nel 2010 lente pubblico ha raddoppiato e se ne sono assegnata unaltra in più, ma allo stesso tempo, a Brunetta, hanno avuto «la faccia tosta» di dire che faranno una «dismissione di autovetture».
Alla «dirigenza apicale» della Camera di Commercio di Genova e di La Spezia da sempre è assegnata unauto blu. Secondo la scheda del Ministero, quello di Genova non ha intenzione di dismettere alcunché, quello di la Spezia provvederà alla «dismissione».
Dichiarano di voler rinunciare al privilegio pure i privilegiati dellUniversità di via Balbi, dove tre autisti sono al servizio di unauto blu blu e di unauto blu. Invece, niente da fare per il dirigente dellUfficio scolastico regionale, il quale non ha intenzione di dismettere e continuerà ad usufruire di auto blu con autista. Stessa storia per lAgenzia regionale protezione ambiente Liguria (Arpal): per «dismettere» cè sempre tempo.
Se i «virtuosi» colleghi delle Asl dello spezzino, chiavarese e savonese non hanno mai visto unauto blu, quelli delle Asl genovese e imperiese per il 2009 e il 2010 se ne sono conservate una a testa.
Per quanto riguarda gli «utilissimi» enti provinciali, quello di Savona ha un parco di tre auto blu blu, Imperia due auto blu blu e tre auto blu, Genova tre auto blu blu, La Spezia due auto blu.
Nel 2009, per i politici della Regione, pagavamo profumatamente cinque auto blu blu (uno per la giunta e quattro per il consiglio) e undici auto blu. Nel 2010 il governatore Burlando ha tagliato unauto blu e il presidente del consiglio Monteleone ha fatto altrettanto. Tuttavia, i 18 autisti (ridotti a 17 poco tempo fa) ci costano 832.073 euro e gli otto del consiglio 372.091mila. Quelli del governatore percorrono 48.343 chilometri lanno, quelli della giunta 470.194 e quelli del consiglio 86.582.
Per quanto riguarda i capoluoghi, il meno sprecone è quello di Savona con zero vetture di rappresentanza e di servizio. A Imperia, nella «contea» dellex ministro Scajola, hanno unauto blu blu e unauto blu. A La Spezia spendono «soltanto» per unauto blu. A Genova, nel «principato» rosso di Marta Vincenzi, nel 2009 pagavamo due auto blu blu e unauto blu. Nel 2010 quellauto blu è stata «dismessa», anche se i due autisti della «principessa» e della «corte» ci costano 81.104 euro per percorrere 21750 chilometri allanno. Palazzo Tursi ha promesso che ci saranno «acquisizioni di nuovi modelli di auto con potenza, cilindrata, consumi ridotti», «dismissione di autovetture», «acquisizioni attraverso la Consip», «modifiche nelle modalità di assegnazione delle autovetture», «convenzioni con società di tassisti o di trasporto con conducente», ma anche «acquisizioni di auto a bassa emissione di agenti inquinanti».
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