da Milano
«Gli imprenditori non chiedono nulla per se stessi. In questi anni hanno dato un contributo straordinario allo sviluppo investendo e rinnovando, andando sui mercati internazionali e spesso sopportando una compressione dei margini. Ma per continuare a competere hanno bisogno di poterlo fare ad armi pari». Così si è espresso ieri il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, invitato allassemblea generale dellAssociazione industriali bresciani. «Per non dare alibi a nessuno nelle scorse settimane abbiamo avanzato una proposta concreta. Abbiamo detto di essere anche disponibili a uno scambio: rinunciare ai quasi 6 miliardi di incentivazioni che, a vario titolo a livello regionale e nazionale, come avviene in tutti i Paesi, vengono riconosciute alle imprese, e ottenere subito una riduzione dellIres di circa 5 punti e mezzo, dando in questo modo forte impulso alla crescita». Montezemolo ha anche rimarcato come la politica sia sempre più distante dai cittadini e dai ceti produttivi del Nord Italia dove cresce un malessere determinato dai ritardi nel fornire risposte e realizzare le opere infrastrutturali e da un fisco che prevede la maggiore imposizione sulle imprese dEuropa, ma che paradossalmente pesa anche molto sui privati.
In mattinata, allassemblea di Assolombarda, a Milano, Montezemolo aveva lanciato un attacco agli evasori, definendo «scandaloso che in Italia solo lo 0,8% dichiari più di 100mila euro: un dato con cui dobbiamo confrontarci».
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