«Se qui arrivano i cinesi almeno mandiamo via i rom»

Do ut des. Questa volta il capogruppo milanese della Lega, Matteo Salvini, tralascia il lumbard e prende a prestito il latino per proporre al sindaco Letizia Moratti un vero e proprio «contratto» da stringere con il Gratosoglio. La questione è far digerire ai residenti il progetto dell’Asian Milan Trading Center, la cittadella del commercio cinese - presentata l’altroieri dalla cordata di imprenditori che stanno acquistando l’area, con la benedizione di Comune e Consolato - che dovrebbe sorgere in 24-30 mesi lungo via dei Missaglia. Almeno in teoria, lì dovrebbero trasferirsi i grossisti da via Paolo Sarpi, anche se senza la garanzia di incentivi economici molti per ora fanno orecchie da mercante. Ma «la zona sud di Milano - tuona Salvini - non è la discarica della città: ci sono già due campi nomadi, un depuratore, una mensa-dormitorio per i barboni, un inceneritore in progettazione, e chi più ne ha più ne metta». Dunque, lo scambio: «La Lega non solo è assolutamente favorevole, ma pretende lo spostamento dell’ingrosso da Chinatown. Da lì se ne devono andare». Fatta la premessa, «se la zona 5 si prende i cinesi, allora togliamogli i rom. Si può ragionare sul polo commerciale cinese se vengono smantellati i campi nomadi e viene messo un presidio fisso dei vigili, che oggi non esiste. Il nostro non è un no pregiudiziale, ma il sindaco apra un confronto con il quartiere su investimenti, verde, sicurezza. Non vogliamo un raddoppio di Chinatown». Anche se a leggere i dati dell’anagrafe, ironizza, tra qualche anno «di questo passo ce ne vorranno 15: sono molto fortunati, dal ’97 anni ne sono nati 3.287 e morti solo 73... ».
Capitolo secondo: la zona a traffico limitato, su cui il Carroccio «non accetta minacce», come sono suonate quelle degli imprenditori cinesi («se non vogliamo che si interrompa il dialogo e il progetto di delocalizzazione, niente isola pedonale fino a che non decolla il progetto del Gratosoglio», ha affermato il portavoce Angelo Ou). Il 28 febbraio tornerà in aula la mozione con cui la Lega chiede subito la pedonalizzazione dell’area Sarpi-Bramante, e «con l’appoggio di An, Udc e parte del centrosinistra sono sicuro che il consiglio ha i numeri per approvarla, poi la giunta si adeguerà. Non sottostiamo a ricatti». Sia della ztl che del progetto di via dei Missaglia discuterà la Commissione sicurezza convocata per domani, presenti il vicesindaco Riccardo De Corato, l’assessore alla Mobilità Edoardo Croci e quello all’Urbanistica Carlo Masseroli, per rispondere ciascuno secondo le proprie competenze.
Al Trading Center, si domanda il presidente della Commissione sicurezza della zona 5, Piermario Sarina, «ci andranno poi davvero i grossisti di Sarpi, o sarà una pura speculazione immobiliare? Se fosse così, oltre al danno la beffa». «Chiediamo al Comune - insiste Alessandro Morelli, capogruppo del Carroccio nella zona 5 - un serio controllo delle presenze dei clandestini». Al Gratosoglio, ribadisce, «ci sono 2 campi rom che vanno sgomberati subito, la minaccia di un inceneritore a cui siamo contrari. Ora, prima ancora che arrivi il polo commerciale, nel quartiere i cinesi si stanno già accaparrando negozi, bar, appartamenti». L’assessore Masseroli assicura che i 20 milioni che il Comune ricaverà dagli oneri di urbanizzazione «saranno tutti investiti nella zona, rispondendo ai bisogni reali.

Mi auguro che anche Salvini ci aiuti con idee concrete e che la questione non sia giocata solo in chiave elettorale». Favorevole al trasloco l’assessore alle Attività produttive Tiziana Maiolo: «Riportiamo via Sarpi all’antico splendore».

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