SE LA REGIONE RESTA AL BUIO

Nel pasticciaccio brutto di via Fieschi, con il consiglio regionale convocato per mettere tasse a mezzanotte e mezzo, un lato positivo c’è. Certo, di fronte a raffiche di aumenti su bolli, benzine e addizionali, occorre cercarlo con il lanternino. Però, c’è.
Il lato positivo di tutto quello che sta succedendo in sala Verde in questi giorni è il fatto che - per la prima volta dopo le elezioni - il centrodestra è tornato a dar segni di vita. E li ha dati nel modo migliore: facendo opposizione dura, ostruzionistica, ma anche seria, approfittando di tutte le pieghe consentite dal regolamento; facendola e non solo annunciandola, rischio che certamente si poteva correre; facendola in modo compatto, con i capigruppo di Forza Italia e Alleanza Nazionale Gino Morgillo e Gianni Plinio nel ruolo di direttori d’orchestra delle rispettive squadre, ma anche con la partecipazione dei consiglieri arancioni guidati proprio da Sandro Biasotti. E ancora, ognuno con i suoi toni e il suo stile, l’udicino Broglia e il leghista Bruzzone, capigruppo di se stessi. Così come Nicola Abbundo, ex azzurro passato al gruppo misto che, dopo tanti dubbi sulla sua destinazione, in questi giorni non si è mai sottratto all’ultima specialità della Casa: il filibustering.
Ora, il punto è andare avanti su questa strada. Ancora ieri l’assessore al Bilancio G.B. Pittaluga, che si sta confermando una volta di più l’uomo forte di questa giunta, il tecnico innamorato della politica che è diventato molto più politico dei suoi colleghi, capace di giocare davvero a tutto campo, ha usato tutte le sue raffinatezze dialettiche per cercare di vincere l’ostruzionismo. Mettendo sul tavolo persino il rinvio dei provvedimenti previsti, pur di provare a spuntare le armi dialettiche del centrodestra.
Ma, contro il centrodestra degli ultimi giorni, persino il Pitta ha poco da opporre. Sabato notte inizierà lo scontro finale - con tutte le armi improprie che vi racconta Paola Setti con dovizia di particolari - per cercare di salvare i liguri dalle tasse. Per i consiglieri della Casa c’è l’occasione di una prova di forza senza precedenti. Se riusciranno a spuntarla, sarà la migliore risposta a chi dava per morto anzitempo il Polo.

E le armi per spuntarla ci sono tutte: se la Verde Morelli è riuscita da sola a tenere in scacco il Consiglio, figuratevi cosa possono fare quattordici consiglieri. Se solo vogliono.
L’appuntamento è poco dopo mezzanotte. Non sappiamo chi sarà Cenerentola. Ma sappiamo che Claudio Burlando non è il principe azzurro.

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