
Il Gender Gap esiste anche dal meccanico? Per scoprirlo Quattroruote ha svolto un esperimento sul campo, raccontato nel numero di maggio appena uscito. Protagonisti, una donna e un uomo che - simulando due guasti dalla risoluzione banale (un fusibile bruciato che comanda il motorino dell'alzavetri per lei, un altro fusibile che governa il tergicristalli per lui) si sono recati nelle stesse officine a Milano, Torino e Genova. I trattamenti ricevuti - considerando la diagnosi del problema, l'intervento e il prezzo pagato - dimostrano un'indubbia e frequente disparità di trattamento fra i generi, con costi e lavorazioni spesso inutili sostenuti dalla cliente donna. Un'approssimazione con cui anche il cliente ha dovuto in molti casi avere a che fare, ma a costo zero.
I casi più eclatanti a Milano e Torino. Nel capoluoogo lombardo il meccanico che aiuta l'uomo a uscire gratuitamente da una situazione d'emergenza (pur facendolo in modo improvvisato) alla donna imputa oltre due ore di lavorazione e un costo di 160 euro. Sono tre le officine che vengono «visitate» da Silvia nella nostra icttà: a Rozzano, in zona Lambrate e in zona Melchiorre Gioia.
Il primo caso, il guasto al motorino dell'alza vetro di Alice: dopo aver smontato il pannello ed essersi resi conto che si trattava solo dei fusibili, le conteggiano due ore e mezzo di manodopera e 160 euro. In malafede. Roberto porta la sua auto credendo di avere un guasto al connettore elettrico che aziona il blocco dello sportellino del carburante: gli stessi meccanici aiutano Roberto a uscire da una situazione d'emergenza, l'impossibilità di fare rifornimento, pur facendolo in modo improvvido e, forse per questo, non osano chiedergli soldi.
In zona Lambrate, invece, il titolare è stato disponibile e corretto con Alice, risolvendo il guasto con onestà e chiedendo 40 euro (un po' salato il conto per lo smontaggio della portiera e a sostituzione di un fusibile). Si rifiuta, invece, accampando delle scuse di riparare il guasto di Roberto. Qui, al contrario, il meccanico si mostra sensibile alla giovane donna, e vincendo la pigrizia, la aiuta, cosa che non avviene con l'uomo. In zona Gioia, invece, per riparare un guasto simile ad Alice vengono chiesti 20 euro in più rispetto a Roberto, ma gli autori dell'inchiesta sostengono che sia «difficile ritenerlo un caso manifesto di gender gap».
La «riparazione di genere» è quindi un cliché?
«Impossibile stabilire per tutti con certezza se ci fosse dolo, cioè la volontà di approfittarsi di un cliente ritenuto «debole», meno competente, oppure se si trattasse, più banalmente di scarsa preparazione» spiega Quattroruote.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.