Ribolle ancora il pentolone Sea. Tra consiglio damministrazione, gara chiusa e riaperta, attesa per le sentenze, richieste al veleno del presidente della Provincia Filippo Penati e attesa a Palazzo Marino per i soldi che potrebbero aprire gli ultimi grandi cantieri della gestione Albertini.
Ieri il piatto forte era lassemblea della Sea chiesta da Penati (socio di minoranza) per avere chiarimenti sulle presunte lettere di dimissioni in bianco pretese da Albertini al momento della nomina di presidente e consiglieri di amministrazione della società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa. Lettere che, almeno a sentire Giorgio Goggi, assessore e rappresentante del Comune in assemblea, sarebbero «del tutto inidonee a condizionare loperato dei consiglieri, i quali infatti resterebbero soggetti allesclusiva valutazione dellassemblea dei soci, unico organo che ha titolo di nomina e revoca». Sulla stessa linea, secondo quanto si legge in una nota diffusa da Sea, il presidente della società Giuseppe Bencini che, a nome del cda, ha dichiarato che «le lettere hanno valore morale e non giuridico in quanto possono essere utilizzate soltanto per consentire lallontanamento tempestivo di amministratori cui siano imputabili fatti illeciti, ribadendo che il potere di revoca dellamministratore resta comunque ai competenti organi sociali».
«Spiace - replica la Provincia - dover constatare che Gabriele Albertini, sindaco ed esponente politico, possa disporre e quindi cacciare in qualsiasi momento i membri da lui nominati a seconda delle decisioni che intendono prendere». E la contromisura è già pronta. «La Provincia di Milano - si legge in una nota -, tramite il suo legale rappresentante presente in assemblea, ha quindi chiesto le dimissioni del presidente e dellintero cda di Sea, in quanto totalmente illegittimato a gestire la società». Piccata la reazione del sindaco («Non vivo per commentare gli attacchi di Penati»). Poi un aggiornamento sullagenda. «Per rispetto al Tar - spiega Albertini - abbiamo allungato i termini della presentazione delle offerte dacquisto a dopo la pronuncia di martedì prossimo. Il termine di oggi (ieri, ndr) è stato dunque prorogato. Ora attendiamo la decisione dei giudici. Se ci sarà una sospensiva della vendita prorogheremo la scadenza sine die. Se, invece, non ci sarà, comunicheremo immediatamente il nuovo termine».
«Le dimissioni in bianco - Dario Balotta, segretario Fit-Cisl - sono la soluzione sbagliata per risolvere un problema vero, lautoreferenzialità dei manager pubblici».
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