Seastema, alleanza per l’automazione

Seastema, alleanza per l’automazione

Unire le forze per fare sistema. Cioè: «Seastema», la nuova joint venture paritetica Fincantieri-Abb nata per operare nel campo della progettazione e dello sviluppo dell’automazione integrata nel settore navale. Una prospettiva ambiziosa, ma realistica, quella alla base della costituzione di Seastema, anche per il forte posizionamento dei due partner sul mercato specifico che pure è caratterizzato da un’agguerrita concorrenza. In particolare, Fincantieri è fra i primi complessi cantieristici mondiali, con sede a Trieste e 30mila dipendenti, e leader mondiale nel settore della costruzione di navi da crociera oltre che operatore di riferimento nel comparto grandi traghetti, navi militari e mega yacht. Abb Italia, sede a Genova e presente in Italia con circa 5500 dipendenti, fa parte di un gruppo internazionale ai vertici del settore delle tecnologie per l’energia e l’automazione.
L’obiettivo primario di Seastema è «progettare la nave attorno all’automazione», come hanno sottolineato ieri nel corso della presentazione della società gli ingegneri Alberto Maestrini, responsabile Direzione navi militari di Fincantieri, Giuseppe Di Marco, responsabile Divisione process automation di Abb Italia e presidente di Seastema, Giuseppe Sassi, amministratore delegato della società, e Michele Maresca, direttore generale. Sede a Genova e distaccamento a Lucca, 300mila euro di capitale sociale e 35 dipendenti - «ma siamo solo all’inizio» - Seastema nasce dalla volontà di Fincantieri e Abb di rafforzare ulteriormente la loro posizione sui mercati mondiali grazie alla realizzazione di sistemi di automazione integrata destinati alla nave nei suoi diversi ambiti: militare, croceristico, dei traghetti e dei mega yacht. «Mercato di riferimento dei nostri prodotti - dichiara in particolare Maestrini - saranno tanto le navi realizzate da Fincantieri quanto quelle costruite da altri cantieri italiani e esteri. Abbiamo la capacità di fornire vero valore aggiunto tramite un’integrazione del sistema di automazione con la componentistica di bordo che nasce e viene progettata direttamente con la nave stessa». Applicazioni, del resto, già realizzate per la portaerei Cavour.

Aggiunge Di Marco: «Studiare le nuove navi, fondandone le caratteristiche sulla base delle funzionalità che un moderno e avanzato sistema di automazione può garantire, crea un innegabile valore in termini progettuali ed economici». Anche in questo senso, l’approccio che ha portato alla costituzione di Seastema risponde alla volontà di garantire alla nave un alto grado di innovazione al pari di quanto già avviene in altre applicazioni industriali.

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