Sebastiano Somma dà il meglio in toga

Dopo i buoni risultati della prima serie, l’attore torna nel ruolo dell’avvocato Rocco Tasca in «Un caso di coscienza 2»

Paolo Scotti

da Roma

Potrebbe rappresentare una piccola scommessa, la messa in onda di Un caso di coscienza 2, la nuova serie della fiction interpretata da Sebastiano Somma, che lo scorso anno raccolse un indiscusso successo fra i telespettatori di Raidue. «Una scommessa, perché andrà in onda per sei puntate a partire da domani, cioè durante le feste - dice Somma -; e, trattandosi d’un giallo piuttosto forte, sia nello stile del racconto che nei temi e nei drammi affrontati, potrebbe spiazzare il teleutente abituato, in pieno palinsesto natalizio, a prodotti più disimpegnati». Ma questo dubbio il direttore di Raiuno, Del Noce, è pronto a spazzarlo via in quattro e quattr’otto: «Il pubblico delle feste di Natale assomiglia a quello estivo: causa le vacanze, le cene in casa e i viaggi è molto frazionato e irregolare. Se ne deduce che un prodotto di accertata qualità, tanto più in assenza di una controprogrammazione altrettanto efficace, possa piacere a livello generalista». Ma c’è un’altra difficoltà: il Caso di coscienza numero uno andò in onda su Raidue (ottenendo la lusinghiera media di ascolto di 4,3 milioni di telespettatori e del 16 per cento di share); perché trasferirla alla più prestigiosa, ma più impegnativa, rete uno? «È un passaggio logico - dice Del Noce -, parliamo di una fiction potenzialmente in grado di aumentare il suo pubblico, e di soddisfarne una tipologia più ampia. La mia rete ha più spettatori per questo mi aspetto che quel 16 arrivi almeno al 20-25».
Previsioni a parte, non c’è dubbio che la serie gialla scritta fra gli altri da Andrea Purgatori e diretta da Luigi Perelli, abbia tutti gli ingredienti per attrarre il festaiolo in panciolle davanti al piccolo schermo. Chi ricorda le prime sei puntate ritroverà l’avvocato Rocco Tasca (Sebastiano Somma) che, dopo aver lasciato un importante studio legale per la pesante crisi di coscienza causatagli dal suicidio di una sua cliente, continua nella sua decisione di difendere i più deboli; accanto a lui la fedele aiutante Alice (Loredana Cannata), brillante avvocato con cui ha avuto un tempo una storia sentimentale, ora trasformatisi in un’affettuosa amicizia e la new entry dottoressa Lacerba (Barbara Livi), anatomopatologa che offre consulenze a Rocco, ma che soprattutto, grazie a un passato misterioso e a un inconfessato segreto, farà da motore alle vicende private e sentimentali del protagonista. «Un caso di coscienza ha l’ambizione di raccontare gialli sostanziosi legati, però, a grandi temi sociali e a valenze etiche - analizza il capostruttura di rete Max Gusberti -; non è un caso che gli sceneggiatori, ispirandosi a fatti di cronaca realmente accaduti, intreccino le indagini di cui, secondo il nuovo codice di procedura penale, l’avvocato Tasca si può avvalere, con temi sociali particolarmente attuali. In un episodio racconteremo dell’omicidio commesso per legittima difesa da un tabaccaio rapinato; in un altro dei risparmi andati in fumo attraverso l’acquisto di obbligazioni taroccate; in un altro ancora della corruzione presente a livello di forniture mediche e militari».

Già magistrato in Sospetti, qui avvocato, affidabile in toga al punto da suscitare, come nelle migliori tradizioni, l’attenzione «professionale» di improvvisati clienti («un attrezzista del set mi ha chiesto una consulenza legale come se fossi stato realmente avvocato»), Sebastiano Somma si avvia a diventare un volto sempre più affidabile per le fiction della Rai.

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