Un secolo fa la prima edizione: si aprì il traforo del Sempione

L’evento del 1906 era dedicato ai trasporti e accolse delegati da 24 Paesi: furono realizzate 225 nuove costruzioni

Ventotto aprile 1906. A Milano apre i battenti l’Esposizione internazionale: primo Expo mondiale della storia. Undici mostre - si parla inizialmente di «Esposizioni riunite» -, che spaziano dai trasporti alle belle arti, passando attraverso arte teatrale, fotografia, macchine vinicole e olearie, scienze botaniche, sport, geografia, etnografia, filatelia ed arti grafiche. Fiore all’occhiello della manifestazione è l’Esposizione internazionale operaia. La grande novità è la fotografia. Il tema dominante è quello dei trasporti - con l’Expo si celebra l’apertura del traforo ferroviario del Sempione, in corso di realizzazione da un decennio -, ma le parole d’ordine sono tre: scienza, lavoro e previdenza sociale.
Milano accoglie con entusiasmo 24 Paesi (fra i quali Austria, Francia, Stati Uniti, Inghilterra, Giappone e Turchia) e oltre sei milioni di visitatori. La città si rimette a nuovo e rilancia la sua immagine internazionale. Sono 225 le costruzioni realizzate ex novo per ospitare le dieci sezioni nelle quali è suddiviso l’evento. L’edificio principale - progettato dall’architetto Giuseppe Sommaruga - sorge davanti al Castello sforzesco. Poco distante - davanti all’Arena - prende vita il padiglione dello sport. Per l’occasione, sempre all’Arena, viene fatta costruire una maestosa torre panoramica, dotata di ascensore idraulico e alta ben 38 metri.
L’area espositiva comprende i viali di parco Sempione e di piazza d’Armi (destinati poi a ospitare la Fiera campionaria). In tutta la zona viene realizzata la rete idrica potabile e quella della fognatura, del telefono e dell’elettricità. I due distinti settori, parco Sempione e piazza d’Armi appunto, vengono collegati da una ferrovia elevata ed elettrica in grado di trasportare 60mila persone al giorno senza incrociare le altre linee di traffico. All’interno dell’area i collegamenti sono garantiti anche da un tram a benzina.

Mentre viene realizzata la sede dell’Acquario civico che, grazie alla recente ristrutturazione, viene considerata oggi la vera eredità di quell’Expo ormai lontano.
La grande Esposizione di Milano chiude ufficialmente l’11 novembre del 1906. E ora, dopo 102 anni, torna per restituire alla città il suo respiro universale.

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