Segregata in casa con il fil di ferro

Spot interrotto ieri mattina intorno alle 7.30 per una troupe inglese che stava girando un filmato nella Fontana di Trevi per conto di una rivista straniera, secondo il modello de «La dolce vita», con una giovane e bella (ma improbabile) Anita Ekberg. Un vigile urbano ha interrotto riprese e foto spiegando che occorre l’autorizzazione per questo tipo di iniziative e, soprattutto, che occorre pagare per ottenerla.
La bella e procace inglesina timidamente e con lo scollato vestito nero ha affondato i piedi nell’acqua gelata della Fontana di Trevi quando ancora la zona era deserta. Il regista, in t-shirt nonostante il freddo, dalla scalinata ha cominciato a indicarle i gesti da fare, come agitare le braccia in modo da essere conturbante. La modella era illuminata da un faro tenuto da un ruvido operatore, anche lui immerso fino al bacino, indifferente alla temperatura dell’acqua. Una piccola folla si era raccolta, incuriosita più che dall’ennesima «cover» felliniana, dal fatto che la troupe era composta di giovani, quasi ragazzi, più simili ad improvvisatori che a professionisti della pubblicità. Anche gli addetti alla pulizia della fontana si fermano per ammirare la bionda ossigenata che appare un po’ impacciata in un ruolo scontato ma ancora da icona e per questo impegnativo. All’improvviso viene azionata la fontana e comincia il tradizionale scroscio delle basse cascate: è come una scossa, la ragazza saltella e si carica, si muove con sensualità. Entra nel ruolo.
Il tempo di riprendere una breve scena, di scattare una decina di foto e un vigile urbano irrompe nella scenografia urlando.
Involontariamente fa l’accento di Christian De Sica che interpreta proprio un vigile urbano in un martellante spot pubblicitario: «Ahò, ma che state a ffà? Ahò, fermateve». E si sbraccia davanti a telecamere e macchine fotografiche visto che la sua protesta inizialmente non ha seguito sulla troupe inglese.


Soltanto qualche secondo più tardi la simil-Ekberg si avvicina al bordo della Fontana, dove l’aspettano con due asciugamani, e con grande sollievo tira fuori i piedi arrossati dall’acqua gelida e si allontana infreddolita.

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