da Parigi
Un segreto custodito gelosamente per 33 lunghi anni, per non distruggere la missione di una vita: Frère Roger, il fondatore della Comunità ecumenica di Taizè, aveva abbandonato la confessione protestante per aderire al cattolicesimo nel 1972. Ma non aveva mai potuto o voluto dirlo pubblicamente, per timore della reazione di parte delle chiese impegnate nel suo progetto: troppo forte sarebbe stato il contraccolpo ad una scelta di campo così netta. In Vaticano la storia circolava già da tempo e trovò una quasi conferma il giorno dei funerali di Wojtyla, quando il frate protestante ha ricevuto la comunione dallallora cardinale Ratzinger. Il motivo era lo stesso: non complicare il processo di dialogo tra i fratelli separati che il Concilio Vaticano II aveva indicato come una delle grandi sfide del cattolicesimo del terzo millennio.
A rivelare, o almeno a confermare ufficialmente, la conversione del frate svizzero è stato l'ex arcivescovo di Autun, la città francese nella cui diocesi si trova Taizè e nella quale Frère Roger ha operato per molti decenni. Frère Roger Schutz nel 1972 aveva 58 anni, e dal 1940 guidava la sua comunità che professava la pace e il dialogo in un'Europa che si dilaniava nella guerra.
Il segreto di Frère Roger Da 33 anni convertito alla religione cattolica
Il frate della comunità protestante, ucciso un anno fa, aveva mantenuto il riserbo per non turbare i suoi fedeli
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