Sono quasi seimila i negozi che rimarranno aperti in agosto. Più del solito. Ma sarà unimpresa capire quali. Già perché questanno il Comune non ha pubblicato il libretto con lelenco di chi lavora e chi no. E chi rimane in città dovrà fare a meno della guida estiva salvavita. Per sapere se la macelleria o la panetteria del quartiere sotto casa sono aperte o no bisognerà chiamare il numero 02.02.02 e restare in attesa oppure consultare on line il sito del Comune. Ma vien da chiedersi: chi, tra le centinaia di anziani che non partono per le vacanze, è in grado di destreggiarsi su Internet? Già è tanto se la metà degli over 70 ha un computer in casa. Lunica salvezza per trovare delle risposte certe è consultare i Consigli di zona e chiedere i volantini «Enjoy Milano», un surrogato della guida «Milano aperta ad agosto» che comunque indicano edicole, farmacie, bar e supermercati no stop prima e dopo Ferragosto.
Detto questo, i negozianti che non abbasseranno le saracinesche saranno la bellezza di 5.806: il 20 per cento in più rispetto allanno scorso (almeno nelle intenzioni). Già perché lestate passata in tanti hanno giocato sporco: hanno comunicato al Comune date e orari di apertura che poi non hanno rispettato lasciando a becco asciutto i cittadini del deserto in città e costringendoli a vagare in macchina per le vie a caccia di una bottega aperta. «Che importa - si erano detti tanti negozianti - tanto la multa se non apro è solo di 62 euro». Un nulla, soprattutto se si fa il paragone con altre città come Roma e Torino, dove le sanzioni arrivano fino a tremila euro. Una punizione che non invoglia certo a seguire fiscalmente le regole.
«Grazie al sito e al centralino dove i milanesi potranno rivolgersi saremo in grado di dare informazioni puntuali e aggiornate sullapertura dei negozi - ha dichiarato lassessore al Commercio Franco DAlfonso -. Questo per rispondere a unesigenza sempre maggiore di chi nel mese di agosto rimane a Milano per scelta o per necessità». Lidea del libretto sembra quindi superata: del resto, per esigenze di stampa, si chiedeva ai commercianti di comunicare aperture e chiusure allinizio dellestate e per questo poi molti esercizi non erano di parola. Una lista on line invece può essere aggiornata in tempo reale.
Da un latro cresce il numero dei negozi aperti, dallaltro cresce il numero dei milanesi che non partono: a confermarlo sono i dati sulla raccolta rifiuti del mese appena trascorso. «In luglio infatti, nonostante il calo dei consumi, i dati sulla raccolta rifiuti fotografano una situazione di maggiore permanenza in città da parte dei milanesi - ha aggiunto DAlfonso - con un aumento delle presenze del 5-7%».
«In questottica, laumento delle adesioni a Milano aperta ad agosto è per noi motivo di soddisfazione», ha concluso lassessore, che ha annunciato linvio di una lettera a tutti i Consigli di Zona a cui verrà chiesto di monitorare le reali aperture dei negozi, in particolare delle panetterie.
In base ai dati diffusi dallOsservatorio di Milano, sembra che la città non si svuoti nelle prossime settimane, tuttaltro: in città dovrebbero rimanere 700mila persone, 550mila nella settimana centrale del mese.
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