La barbara uccisione di Giampiero Stramucci, lautomobilista massacrato da due mendicanti tossicodipendenti in piazzale Dunant, ha turbato i romani e anche il mondo politico. E se il sindaco Walter Veltroni parla di «un barbaro gesto che lascia senza parole», il centrodestra vede in questo episodio lennesima macchia sulla fotografia bella ma irreale scattata proprio dal sindaco alla capitale. «Spero che adesso qualcuno la finisca di dipingere la città di Roma come una metropoli tranquilla, serena, ordinata e sicura», si augura Marco Marsilio, capogruppo An in consiglio comunale, mentre Luciano Ciocchetti, deputato dellUdc, annuncia che chiederà al ministro dellInterno Giuliano Amato «di riferire alla Camera su quanto accaduto a Roma. Un fatto gravissimo che deve far riflettere sullo stato della sicurezza nella Capitale e sulle continue vessazioni a cui gli automobilisti, in particolare quelli romani, sono continuamente sottoposti». E restando al partito di Casini, il capogruppo Udc al consiglio comunale Dino Gasperini invoca «limmediata convocazione della commissione sicurezza del comune di Roma dove presenterò una proposta di delibera per liberare gli incroci e i semafori della città dalla non più tollerabile presenza di finti mendicanti». «Il fatto che si è verificato a Monteverde è gravissimo - prosegue Gasperini -. Ai semafori gli automobilisti romani vengono presi dassalto da lavavetri o mendicanti dove sono regolarmente importunati se rifiutano di dare qualche spiccio a chi in maniera insistente chiede di lavare il vetro o di avere unelemosina. Ma adesso il pericolo è diventato più grande: una persona innocente ha perso in modo drammatico la vita e lestate scorsa due donne sono state oggetto di molestie sessuali. Occorre subito intervenire perché simili tragedie non si ripetano più e per garantire la sicurezza degli automobilisti».
Fabio De Lillo (Forza Italia), membro dellufficio di presidenza del consiglio comunale, descrive unaltra città rispetto al sindaco: «Barboni, prostitute, mendicanti, il centro storico diventato una corte dei miracoli, stupri nelle piazze principali e ora lomicidio: perché dovremmo sopportare ancora di sentirci dire che si tratta di casi isolati e che Roma è, tutto sommato, una città sicura?». Secondo lesponente azzurro è soprattutto il fenomeno dellelemosina a essere cambiato con il tempo: «Se un tempo a chiedere lelemosina era chi aveva bisogno, ormai a Roma laccattonaggio è unindustria fatta di delinquenza che sfrutta bambini e anziani e, da oggi, uccide. Un sottobosco delinquenziale strettamente correlato a quelli dellabusivismo e della prostituzione. Il lasciar fare su queste presenze aggressive ha soltanto creato uno scontro sociale un tempo impensabile per la cultura di questa città, che oltre alla sicurezza personale offende il sentimento di accoglienza dei cittadini di Roma. Oggi, con la morte di un cittadino come tanti, si è superato ogni limite: è venuto il momento di fare qualcosa».
E Piergiorgio Benvenuti, capogruppo di An alla Provincia di Roma, e i colleghi di partito Fabrizio Santori, capogruppo del municipio Roma XVI, Antonio Aumenta e Bruno DAmbrogio (entrambi consiglieri municipali), constatano amaramente: «Roma è diventata un Bronx, non esiste neanche più la libertà di circolare senza essere aggrediti.
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