Il Senatùr inciampa sulla storia patria tra sinistra storica e Bava Beccaris

Una citazione storica sbagliata nel discorso pronunciato ieri a Pontida dal leader della Lega Umberto Bossi. Un incidente che è stato subito intercettato e registrato dai più attenti osservatori arrivati sul «sacro prato» del raduno leghista.
A un certo punto del suo discorso, parlando dei cicli storici che hanno segnato la storia dell’Italia, il senatùr ha fatto notare che è quasi «fatale che ogni quindici anni c’è un evento nuovo», portando come esempio il caso della destra storica, che governò il Paese nel primo quindicennio dopo l’unificazione, incappando tuttavia in un errore in questo suo riferimento.
«Quando nacque l’Italia - ha detto il leader leghista al popolo leghista - la destra storica durò per quindici anni e finì quando Bava Beccaris (ndr. generale italiano noto soprattutto per la feroce repressione dei moti milanesi da lui operata) andò a sparare in piazza a Milano; la sinistra storica durò anche lei quindici anni, poi Giolitti».


In effetti, se è vero che la sinistra storica salì al potere nel 1876 con Agostino Depretis, mettendo fine alla stagione virtuosa della destra storica (che aveva avuto tra l’altro il merito di riportare il bilancio dello Stato in parità), non è però vero che ciò avvenne a seguito della sanguinosa repressione dei moti di piazza a Milano da parte del generale Beccaris.
Quest’ultimo episodio avvenne infatti solo molti anni dopo, nel maggio del 1898, e fu uno degli eventi più gravi della crisi di fine secolo, prima dell’avvento dell’età giolittiana.

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