Al Senato sono tutti d’accordo: sì al taglio dei parlamentari

Ci siamo. L’intesa è stata raggiunta al Senato tra maggioranza e opposizione, e un decennale sogno di tutti (o quasi) gli italiani probabilmente si avvererà. C’è chi dice che questa «leggendaria» (nonché scenografica: ristruttureranno l’emiciclo?) riforma istituzionale potrà approdare in Aula già dal 20 ottobre. Insomma: i deputati scenderanno a 450 e i senatori a 250. Ieri in Commissione affari istituzionali è stato trovato un accordo su un testo base unificato (rispetto ai 6 ddl presentati) per la modifica degli articoli 56 e 57 della carta costituzionale. Il testo unico (composto da tre articoli) è una mediazione tra il disegno di legge presentato da Luigi Zanda (Pd) e quello di Gabriele Boscetto (Pdl). Le leggi elettorali verranno adattate ai nuovi «tagli» attraverso un meccanismo di riduzione automatica del numero dei parlamentari.

«Abbiamo lavorato con ritmo serio e serrato - ha detto Enzo Bianco, Pd,uno dei relatori del testo unico - per ottenere un meccanismo semplice ed efficace per adeguare qualsiasi legge elettorale a un parlamento più snello».

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