Sensibile, il duro: «Mi giudicherete dai fatti»

Sensibile, il duro: «Mi giudicherete dai fatti»

Vuole una Sampdoria feroce, pronta a riportare l'entusiasmo tra i tifosi, «convincendoli con i fatti». È il nuovo direttore sportivo blucerchiato Pasquale Sensibile, presentato ieri pomeriggio dal presidente Riccardo Garrone e dal vicepresidente e figlio Edoardo. Nelle scorse ore, quindi, è ufficialmente iniziata la nuova avventura del diesse che è riuscito nell'impresa di trascinare il Novara in serie A dopo 55 anni. Sensibile va cauto, non fa promesse, anche se il presidente Garrone dice che rimarrà a lungo: «È stata una scelta dettata anche dal suo curriculum, anche se non ampio visto che lui è molto giovane». Poi il numero uno della Erg si commuove: «Ringrazio Edoardo, perché è stato lui a chiedermi se avevo bisogno di un aiuto nel momento in cui non sono stato bene».
La scelta viene spiegata da presidente e vicepresidente: «Dopo 9 anni ricomincia un nuovo ciclo. Abbiamo puntato su Sensibile perché al primo colloquio ci ha subito detto che venire a Genova per lui è un grande onore - spiega il vicepresidente -. Per farci tornare alla posizione che meritiamo serviva un forte segnale di discontinuità rispetto al passato: gli ho chiesto di ripartire da quello che è mancato alla Sampdoria negli ultimi tempi e per questo gli ho parlato di ricostruzione. Quando ci si guarda negli occhi, la cosa importante è vederci il fuoco dentro, la voglia di mettersi in discussione lavorare per la Sampdoria. Da lì è avvenuto l'accordo e nel frattempo ringrazio la proprietà del Novara per la disponibilità e la collaborazione. Per evidenti motivi non abbiamo potuto essere operativi oggi siamo qui e si comincia a lavorare sul serio. Sul tema del budget, degli obiettivi, dei modelli faremo una riunione interna giovedì mattina, secondo il modo di lavorare nostro e secondo gli obiettivi che ci siamo dati. Le premesse ci sono tutte».
Il palcoscenico poi è tutto di Pasquale Sensibile, che prova a districarsi sul nodo Palombo. Rispetto a ieri l'impressione è che l'apertura nei confronti del capitano sia maggiore, ma l'incontro ci sarà solo a fine settimana, mentre le consultazioni con gli altri giocatori avverranno la prossima. Ma prima spiega di voler costruire una Sampdoria feroce e di essere arrivato con grande orgoglio: «Sono stimolato ed orgoglioso di intraprendere questo viaggio con la Samp. Questa società, come la famiglia Garrone, è simbolo di stile e signorilità. Con Atzori, che sarà operativo da oggi, incontreremo i giocatori e li guarderemo negli occhi per capire chi è idoneo e chi ha le caratteristiche che cerchiamo per una stagione lunga e difficile da affrontare. Il problema quindi non è sui soldi, ma sulle motivazioni. Anche se in serie B ci sono dei vincoli sul monte ingaggi totale, che andrà diminuito, ma questo discorso non è riferito a Palombo o Gastaldello ma in generale. La Samp, infatti, al momento ha l'ottavo monte ingaggi della serie A e per la serie cadetta è una cifra impensabile». E poi ancora: «Voglio guardare i miei giocatori negli occhi. E preferisco un trentenne che abbia qualcosa da dare che un ventenne viziato. Prima di pensare ai costi e ai problemi economici voglio guardare i giocatori negli occhi».
Poi, appunto, Palombo: «Angelo è l'unico giocatore della Samp a cui ho telefonato, e la mia chiamata gli ha fatto molto piacere perché l’ha interpretata come un segnale. In quel quarto d'ora ci siamo presi un impegno reciproco: fare fede solo a quello che ci saremmo detti io e lui, senza dare peso a tutte le voci infondate provenienti dall'esterno. Poi, oltre a qualche messaggio, non l'ho più sentito, ma lo farò presto, confido di parlare con lui prima degli altri e vorrei sottolineare che è stato l'unico giocatore a cui ho deciso di telefonare. Angelo non è assolutamente un peso per la Samp, anzi. E se la volontà sarà comune, scommetto che non ci saranno problemi, siamo persone dotate di buon senso e con buon senso risolveremo tutto». Sensibile invece non pensa ad un possibile ripescaggio della Sampdoria in serie A: «Noi abbiamo un solo piano ed è quello per la serie B. Perché nelle nostre teste vale quello che ha detto il campo. E che piaccia o no dobbiamo abituarci al fatto che siamo in serie B, è dura ma è la realtà, e per questo motivo lavoreremo per fare una squadra che venga subito in A, unica serie in cui la Samp dovrebbe stare. Conta solo il risultato sul campo».


E a proposito di mercato Sensibile non si è sbilanciato sui possibili arrivi da Novara, lo ha fatto invece Cristian Bertani intervistato da SportItalia, ha espresso la sua felicità per la promozione ed ha anche fatto un breve accenno sul suo possibile futuro alla Sampdoria: «Abbiamo fatto un'impresa, siamo felicissimi. Ora non ci resta che godere di questo momento. L'impresa nasce da un gruppo straordinario, settimana dopo settimana abbiamo cercato di coltivare questo sogno che s'è realizzato. Samp? Nei prossimi giorni valuteremo».

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