La sentenza di Letizia: «I rom discriminati? Ora lo sono i milanesi»

Un affondo durissimo quello lanciato dal sindaco ai magistrati della decima sezione civile del Tribunale di Milano. La sentenza con cui il giudice Bichi ha accolto il ricorso dei rom ordinando al Comune di consegnare entro il 12 gennaio prossimo i dieci appartamenti Aler ad altrettante famiglie del campo di via Triboniano ha innervosito parecchio Letizia Moratti. Il comportamento di Palazzo Marino sarebbe «correlato alla constatazione dell’appartenenza all’etnia rom» degli assegnatari? «La sentenza dei giudici ora rischia di discriminare i milanesi e i cittadini italiani che vivono in questa città» la replica tranchant della lady di ferro. Come a dire la decisione dei nagistrati rischia così di creare una corsia preferenziale per i rom che passerebbero così avanti alle migliaia di milanesi che aspettano da anni una casa Aler.
«È una sentenza preoccupante perché interviene su una decisione amministrativa che non è stata presa con leggerezza ma è il frutto di un dialogo e un confronto con i cittadini». Il riferimento è alla proteste della maggioranza in consiglio comunale, che per bocca del capogruppo del PdL Giulio Gallera si oppose con forza all’assegnazione della case popolari, e che portarono alla rescissione del contratto stipulato in prefettura in maggio.

«Noi siamo stati eletti - la bordata finale del sindaco - e dobbiamo rendere conto ai cittadini delle nostre decisioni, purtoppo i giudici non sono eletti e questo a volte può creare ai noi amministratori qualche difficoltà». Infine il sindaco non si spiega come mai la sentenza non «abbia tenuto conto dell’evoluzione: nel frattempo alcuni privati hanno messo a disposizione altri alloggi».

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