La «sentenza» Tre giornate a Eto’o, va peggio a Chevanton

«Ha esperienza e sa che ha sbagliato, sa che ha commesso un errore. Non ci voleva in questo momento perché abbiamo gli uomini contati, soprattutto in attacco. Faremo a meno di lui, ma ha commesso un errore e sarà punito».
La voce di Zanetti è la voce della società, tre giornate di squalifica è il verdetto per la testata di Eto’o a Cesar, difensore sloveno del Chievo. Sacrosante ma non ci volevano nel momento di massima emergenza della squadra e il capitano ha scandito questo concetto. Zanetti parla poco ma si fa capire bene quando vuole, niente remore neppure davanti a Eto’o perché con Milito e Coutinho in infermeria, e Pandev in condizioni precarie, l’attacco era già il reparto maggiormente penalizzato. Una sanzione attesa che si somma a un momento delicatissimo. Il giudice ha ritenuto che «il riprovevole gesto compiuto dal calciatore nero-azzurro integri gli estremi di quella condotta violenta che, per consolidato orientamento interpretativo, è connotata dall’intenzionalità e dalla potenzialità lesiva: palese è infatti il preordinato intento di colpire l’avversario e parimenti evidente è l’energia impressa al colpo inferto». Nessuna sanzione è stata presa invece nei confronti dello sloveno Cesar per il fallo commesso su Eto’o in quanto visto e immediatamente sanzionato dall’arbitro.
La testata non era stata vista dall’arbitro Rocchi e dai suoi assistenti, per questo motivo il giudice sportivo è ricorso alla prova televisiva. Eto'o rischiava fino a 5 turni di stop, sarà squalificato per le gare contro il Parma a San Siro domenica prossima a mezzogiorno, nella trasferta dell’Olimpico contro la Lazio e col Cesena di nuovo a San Siro.

Eto'o dovrà pagare anche un’ammenda di 30mila euro, la società nerazzurra ha già presentato un ricorso che ha poche possibilità di venire accolto, nonostante i buoni precedenti del camerunense.
È andata peggio a Chevanton che dopo un fallo violento e l’espulsione ha insultato l’arbitro:5 giornate.

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