Sotto a chi tocca. Dopo aver attaccato il governo, Famiglia Cristiana se la prende con lopposizione. Nulla di inedito, il cerchiobottismo è già stato inventato da tempo: anche se questo di don Sciortino non è proprio un cerchiobottismo uguale per tutti. Laccusa allopposizione di «confusione mentale» è cosa diversa dallaccusa di fascismo. Ma non vogliamo sottilizzare.
Abbiamo pensato, chinandoci sulleditoriale di don Sciortino, che se il direttore dun settimanale cattolico importante si prende la briga di mollare ceffoni prima a destra poi a sinistra, deve avere in testa qualcosa di serio, di innovativo. Proposte. Idee.
In effetti le proposte e le idee le abbiamo trovate. Possiamo dire sommessamente che da quel pulpito aspettavamo qualcosina di meglio, ferma restando la nostra convinzione che una voce della Chiesa debba affrontare temi etici piuttosto che i garbugli della politica politicante?
Proposta numero uno: una commissione (sì, avete letto bene una commissione) contro la povertà. Ma chi ci avrebbe mai pensato. Non basta. A presiederla dovrebbero essere chiamati personaggi sconosciuti alle scene pubbliche quali Giuliano Amato e Giuseppe Pisanu. Ad maiora.
E poi ecco lasso nella tonaca di don Sciortino, una trovata folgorante, Kissinger può andare a nascondersi. Lasso nella tonaca è «un governo di unità nazionale» che faccia uscire i partiti dai «bizantinismi» nei quali si sono cacciati. E bravo don Sciortino, lUnità nazionale suona bene, peccato che suoni così da alcuni decenni. Qualche informazione sul tema può dargliela un altro pivello di palazzo, Giulio Andreotti. Fosse stato lui a riparlarne, potremmo anche farci una ragione. Ne ha viste di ammucchiate, una più una meno fa poca differenza.
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