Hanno sequestrato e picchiato l'uomo che li aveva truffati per 50mila euro ingannandoli in relazione a pratiche per l'immigrazione. La vendetta «fai da te» è costata a 5 cinesi l'arresto che è stato convalidato ieri dal gip di Milano Enrico Manzi, senza però applicare la misura della custodia cautelare in carcere, sostituita con quella del divieto di avvicinamento alla persona offesa, come accade nei casi di stalking, «perché esiste il concreto pericolo che gli indagati possano commettere reati della stessa specie di quello per cui si procede». Scrive il gip: «Le modalità del fatto denotano una totale sfiducia nella possibilità di chiedere il riconoscimento dei loro diritti con gli strumenti giuridici ordinari e una sorta di applicazione di sistemi di "giustizia privata" estranei allo stato di diritto». Il gip afferma che i fatti vanno qualificati come sequestro di persona semplice e lesioni aggravate, spiegando che si tratta di un «fatto grave per le modalità di esecuzione, ma va considerato che gli indagati hanno agito ritenendosi truffati e sono comunque privi di precedenti anche solo di polizia». Uno dei cinesi aveva consegnato a Raffaele Laricchia, consulente per pratiche di immigrazione, 50 mila euro oltre alla documentazione necessaria. Ma i versamenti postali risultavano falsi e i cinesi chiedevano la restituzione dei soldi. Di qui la vendetta, con i 5 che si presentano nell'abitazione del consulente e iniziano a picchiarlo intimandogli di restituire il denaro. Laricchia ha spiegato alle forze dell'ordine di aver subito minacce con i coltelli, di essere stato costretto a consegnare le chiavi di casa e la sua carta di identità e a sottoscrivere una sorta di assunzione di responsabilità per quanto accaduto. Al consulente i cinesi avevano lasciato l'uso del cellulare affinché potesse chiamare qualcuno per recuperare il denaro da restituire. Laricchia aveva avvertito il figlio che ha chiamato i carabinieri.
Quindi, l'arresto dei cinque cinesi. «I sequestratori, risulta dal racconto dello stesso denunciante, hanno agito per un fine lecito - è la conclusione del gip - resta l'illiceità del sequestro di persona e delle lesioni».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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