«La sera prima ho avuto un sogno premonitore»
7 Agosto 2005 - 00:00La figlia di uno dei membri dellequipaggio: «Papà era coperto da ragni, ma io non potevo aiutarlo»
Marta Ottaviani
Se in fondo al mare si lotta contro il tempo per salvare la vita dei sette marinai del batiscafo russo AS-28, in superficie langoscia delle loro famiglie aumenta di ora in ora.
E mentre mogli, figlie e madri aspettando che il sottomarino riemerga dalle acque della Kamchatka, emergono le prime testimonianze di questa estenuante attesa. Nonostante i nomi dei cinque marinai non siano ancora stati resi ufficialmente noti, il quotidiano russo Komsomolskaia Pravda è riuscito a raccogliere le confessioni di due familiari. Parole piene ancora di speranza, ma anche di inquietanti premonizioni.
Tra coloro che hanno deciso di parlare, infatti, cè Svetlana, 18 anni, studentessa alluniversità della Kamchatka e figlia di Serghiei Bielozorov, 41 anni, secondo ufficiale di bordo. «Sono in ansia - ha detto Svetlana al giornalista del quotidiano moscovita - il giorno prima dellincidente ho fatto un terribile sogno premonitore. Per carattere mi preoccupo sempre molto quando mio padre partecipa a unimmersione, ma questa volta ho più paura. Nel mio incubo ho visto papà con gli altri membri dellequipaggio. Papà era coperto di ragni e di mosche. Io cercavo di liberarlo ma non ci riuscivo. Mi sono svegliata piena di angoscia». Svetlana non riesce a trovare pace, nemmeno se pensa ai ventanni di esperienza professionale accumulati da Serghiei Bielozorov. «E pensare - continua la giovane fra i singhiozzi - che da un po di tempo stava riflettendo se andare in pensione con un po di anticipo».
Ma cè anche chi, pur senza nascondere una certa preoccupazione, cerca di mantenere la calma e di guardare con fiducia alle operazioni di recupero del sottomarino, nonostante il tempo per trarre in salvo i sette marinai diventi sempre più risicato.
È Elena Milashevskova, moglie del giovanissimo comandante del battiscafo AS-28 Vyacheslav Milashevsky, che ha solo 25 anni. La coppia ha due gemelle di soli 23 mesi. Dalle sue parole traspare unenorme forza danimo e una grande stima nelle capacità professionali del marito.
«Vyacheslav è una marinaio esperto - spiega Elena -. È proprio per la sua esperienza che è stato promosso comandante, va pazzo per la marina militare. Malgrado la sua età è alla sua settima immersione da comandante su un batiscafo di quel tipo e ha alle spalle diversi riconoscimenti». Che il suo Vyacheslav possa aver sbagliato, che il suo adorato oceano se lo possa essere portato via per sempre non si può nemmeno pensare. «Mio marito - continua Elena - il mare ce lha nel sangue. Nella sua famiglia ci sono molti marinai e sommergibilisti. È una tradizione».
Mentre le ore passano, mentre il batiscafo rimane incagliato a 190 metri sul fondo delloceano, gli occhi di Svetlana ed Elena rimangono rivolti verso il mare.