Sanremo 2011

Prima serata, le pagelle di Tony Damascelli

Belén ed Eli come due torri gemelle bicolori: l’argentina come la vispa teresa, la sarda ringrazia tutti. Morandi sembrava il Ballantini di "Striscia". La Tatangelo rispetto all’esordio ha messo su fascino e professione. E la scenografia di Castelli diventa una trappola in discesa

Prima serata, le pagelle di Tony Damascelli

Sanremo, se non ora, quando? Ieri sera, per l’appunto, final­mente, con l’anteprima sce­neggiata, visita a sorpresa, si fa per dire, nel camerino dei protago­­nisti, tipo spogliatoio di football con le telecamere di Sky, tutti sembrano prepararsi, nessuno sembra pronto. Se non ora, quando? La piazza si è tra­sferita in teatro, Luca e Paolo, comici a gettone, dopo un lungo studio, can­zonano Berlusconi e Fini e il Giorna­le , confortati dalle maxi fotografie del premier e del presidente della Came­ra sullo sfondo. Sanremo si merita questo, gli italiani no. Ma lo slogan è stato urlato in corteo davanti all’Ari­ston, lo hanno annunciato e implora­to per tutta la giornata sui vari canali di Stato, il solito circo, gambe e tette già dal mattino, senza che nessuno provasse allergie e crisi di dignità, il festival è una cosa a parte, ci sono fem­mine bellissime, ci sono maschi vesti­ti di lusso, in prima fila le solite belle gioie de noantri, il tipico repertorio italiano. Morandi regala coriandoli al passato, da Filogamo a Bonolis, dalla Carrà a Mike, ricordato da un timido applauso del pubblico, da Baudo a Fa­zio, trascurata o evitata la Ventura. Le canzoni? I cantanti? Dopo, un quarto d’ora, sono un optional, la squadra dei 3+2 merita il palcoscenico, del re­sto hanno ingaggi che vanno pur su­dati, anche se le donne si appalesano quando i bambini sono già a letto, i papà non aspettavano altro. La squa­dra si compone, al fin, cinque perso­ne per presentare, la Rai non bada a spese. Tanto non sono soldi suoi.

Mazzi Gianmarco 5 Il voto, all’eccellente direttore ar­tistico musicale, siriferisce all’ab­bigliamento mostrato in diretta durante il telegiornale serale su Raiuno: smoking nero lucidato brill, cravatta marrone, anzi mar­ròn, il colore preferito da Biagi (co­sì scriveva Serra), barba semicar­bonara, occhio torvo.

Morandi Gianni 6 Non scende dalla stelle ma spunta dal fondo del teatro, at­traversa il corridoio della pla­tea, stringe mani, saluta con quelle sue braccia che ogni vol­ta si allungano ancora di più, ab­braccia la Clerici,raccoglie il te­stimone, dalla prova del cuoco a fatti mandare dalla mamma a prendere il latte. Ogni tanto il Gianni nazionale sembrava il Ballantini di Striscia.

Rodriguez Belén 7 Una delle due torri gemelle, quella con l’abito blu. Recita la parte della vispa teresa, al volo sorpresa e dunque calata in que­sta rassegna.

Canalis Elisabetta 7 L’altra torre, di rosso vestita, rin­grazia tutti, il pubblico, Gianni, non piange per noi l’argentina.

Luca & Paolo 2 Più che come iene si presenta­no come leprotti, divisi dal pa­pillon di Bizzarri, Luca, e dalla stringa fatta a cravatta di Kessi­soglu che ha i capelli esplosi co­me accadeva a un maestro di Gianburrasca. Abituati alla Bla­si assediano Morandi che fa la figura di Pupo. Anche due così, sfacciati e sciolti dovunque e co­munque, recitano la parte di quelli che soffrono l’Ariston, è la storia di sempre, bah, qualcu­no ci crede ancora, così si perdo­nano errori e omissioni. Una vol­ta riscaldati tornano a fare pro­paganda secondo stile ed educa­zione.

Clerici Antonella 6 Il fatto, dunque, sarebbe avve­nuto al festival. Antonella scivo­lò sulla scala e il test di gravidan­za risultò positivo, questo fece Sanremo, e così, eccola, la redu­ce, con il dono di allora, una bambolina seduta al suo fianco, Maelle si guarda attorno, strani­ta, con il broncio, chiedendosi in che luna park l’avesse mai portata la madre. Antonella in­dossa una gonna che è il resto del tessuto utilizzato per la giac­ca di Morandi.

Anna Tatangelo 7 Voto che prescinde dalla can­zone. Rispetto all’esordio san­remese, in età montessoria­na, h a messo s u sesso e profes­sione, la capigliatura è da emo, il ciuffo le copre l’oc­chio m a non la visuale. Tota­le: Morgan e X Factor fanno scuola e non è mica roba da Cepu. Complimenti alla fami­glia.

Gaetano Castelli 6 Polvere di stelle, sipario volan­te, roba davvero spettacolare ma quella scala con una trappo­la in discesa stimola le slittate, la Belén si aggrappa all’amore di Clooney, l’appoggio risulta deci­sivo, abbiamo salvato l’extraco­munitaria.

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