Il team è serbo e la gente dei Balcani mica scherza quando decide di lottare. Infatti, benché non sia ancora iscritto al mondiale, ha già inviato le sue truppe motoristiche, ovvero container e tutto il necessario per allestire il box, in Bahrein, dove si disputerà il primo Gran premio dellanno. «E abbiamo realizzato una grande impresa - ha fatto sapere la squadra in questione, Stefan Gp si chiama -: perché siamo fieri di essere lunico team nella storia della F1 ad aver inviato tutto il materiale a un Gp pur non sapendo ancora se potremo partecipare al campionato». In pratica qual è il loro piano dichiarato: «Sappiamo che due team, la Campos e la UsF1 potrebbero non arrivare al via del campionato, per cui noi ci facciamo trovare là pronti a prendere il posto di chi non arriva».
Qualcuno sorride, ascoltandoli e osservandoli lavorare come formichine a un progetto che potrebbe essere e magari non sarà; altri sinquietano temendo di trovarsi innanzi a una forma di pressione motoristica finalizzata ad ottenere il nulla osta a competere. «Se fanno così ancora prima di essere del gruppo - butta lì qualcuno - figuratevi che cosa potranno inventarsi una volta della partita
Cè il rischio che la spy story di qualche anno fa tra Ferrari e McLaren, al confronto, diventi una storiella per educande...
Già, la spy story. In fondo un poco centra. E non cè da ridere perché purtroppo è tutto vero, ma indovinate un po chi è stato contattato e assunto dal simpatico team balcanico come direttore tecnico? Dice niente Mike Coughlan? Nel caso ecco la spiega: il paffuto Mike altri non è che quel Coughlan che tre anni orsono pensò bene di fotocopiare 700 e passa disegni della Ferrari e vistosi scoperto disse alla moglie di bruciarli sul barbecue. Ecco, il ruolo di questo signore sarà di capo progetto, lequivalente di Adrian Newey alla RedBull, di Aldo Costa alla Ferrari, insomma un uomo di vertice. Non è finita. Tra i piloti interpellati cè quel simpaticone di Nakajima, nipponico kamikaze specializzato nel non guardare negli specchietti e sbagliare le staccate. In pratica, labc della F1.
Però tranquilli. Nel caso, per dare tono alla formazione e riequilibrare eventuali intemperanze del giapponese, la Stefan Gp ha contattato anche e soprattutto un altro pilota. Massì, il team balcanico, dopo essersi affidato a livello tecnico allo spione Coughlan, ha puntato su Nelsinho Piquet in pista. Lui, proprio lui: il ragazzo che confessò di essere andato a sbattere deliberatamente nellormai famigerato crash di Singapore 2008.
Per fortuna Nelsinho ha declinato linvito: «Preferisco correre un anno in America e al momento, per me, non è proprio il caso di parlare di formula uno». Se non altro il giovane figlio darte sembra aver recuperato un po di equilibrio. Almeno lui.
Lunico frammento di serietà nellintera vicenda è invece la buona volontà del patron della Stefan Gp, Zoran Stefanovic, che non solo è un solido capo industria specializzato nel campo della produzione di auto, moto e componenti aerospaziali, ma è anche un milionario che ha comprato tutto il materiale F1 della Toyota scappata dalle corse (comprese le monoposto progettate per il 2010).
BCLuc