Belgrado - Un milione di euro a chi offrirà informazioni utili per arrestare l'ex generale serbo-bosniaco Ratko Mladic, indiziato per crimini di guerra e genocidio dal Tribunale Penale Internazionale per l’ex Jugoslavia. Ad annunciare la ricompensa è stato il ministro Rasim Ljajic, presidente del Consiglio Nazionale per la Cooperazione col Tribunale dell’Aia, che ha fra i suoi membri il presidente Boris Tadic, il premier Vojislav Kostunica, i ministri della Difesa e della Polizia, il capo dell’esercito e quelli delle agenzie di sicurezza statali.
Ricompense per chi conduce ai latitanti Mladic, assieme all’ex leader serbo bosniaco Radovan Karadzic, è in cima alla lista dei quattro individui indiziati dal tribunale ancora latitanti. Il Consiglio ha offerto anche 250 mila euro di premio per informazione utile all’arresto dell’ex ufficiale serbo bosniaco Stojan Zupljanjin e dell’ex leader serbo croato Goran Hadzic. Ljajic ha spiegato che l’offerta non include ufficialmente Karadzic, perché non è cittadino serbo, ma ha aggiunto che il governo pagherà ugualmente una forte ricompensa per informazioni che potrebbero condurre alla sua cattura.
"L'arresto è una priorità" L’arresto degli ultimi latitanti ricercati dall’Aia è la condizione posta
dal’Unione Europea per la sigla da parte della Serbia dell’Accordo di Stabilizzazione ed Associazione. Il ministro della Giustizia Dusan Petrovic ha definito l’arresto dei quattro come la priorità principale della Serbia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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