Sereno, poco nuvoloso all’Asl Roma E: arriva il meteorologo

DIRIGENTE Lunedì scade il bando per un’assunzione per il dipartimento di Epidemiologia dell’azienda. Desideri (Pdl): «Una poltrona creata ad hoc?»

Il meteorologo della mutua. Alla Asl Roma E - dopo le perturbazioni del caso Marrazzo - sentono proprio l’esigenza di qualcuno che dica loro che tempo fa. Scade infatti dopodomani, 16 novembre, il bando pubblico per titoli ed esami colto «a un posto di dirigente analista, ruolo tecnico, profilo professionale geografo meteorologo per le esigenze del dipartimento di epidemiologia, presso l’Azienda U.S.L. Roma E». Il bando è legato all’attuazione di due delibere del presidente dimesso ma non troppo Piero Marrazzo: la prima, la numero 93 del 2007, riguarda l’approvazione del programma di epidemiologia ambientale della Regione. La seconda è la numero 311 del 2009 e prevede l’«adozione progetto esecutivo per il monitoraggio ambientale ed epidemiologico delle aree interessate dagli impianti di trattamento rifiuti e dai siti nucleari in fase di dismissione».
Definizioni misteriose, che puzzano di bruciato al naso di Fabio Desideri, consigliere regionale del Pdl: «Non ho le competenze dell’ex commissario alla Sanità Piero Marrazzo del Pd - dice Desideri - , quindi posso solo abbozzare una ipotesi. Eccola. Probabilmente conoscere in anticipo quando sarà meglio uscire di casa con l’ombrello e quando no; quando esumare dalla naftalina il cappotto di montone o ripescare i doposci dallo sgabuzzino, riveste una qualche utilità per la Asl di Roma nord. Certo - prosegue Desideri - i maliziosi potrebbero sospettare che si tratti di una poltrona creata su misura, ad hoc, direbbe l’ex commissario ad acta Marrazzo, e non della ricerca mirata di una professionalità per rispondere a un’esigenza reale. Per dirimere i dubbi dei diffidenti, e all’insegna della trasparenza dei comportamenti che Marrazzo predicava prima che il suo caso conflagrasse, invierò una richiesta di chiarimenti al reggente e suo compagno di partito Montino Esterino».


Ma forse la risposta è molto più semplice: visto che la vicenda che ha investito l’ex presidente e commissario sanitario Marrazzo è stata definita di volta in volta bufera, ciclone, tempesta, gli orfani dell’ex governatore aspettano (e sperano) che ritorni il sereno. Ma forse, più che il meteorologo, ci vorrebbe un mago.

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