Seria A Niente minuto di silenzio Ma per il terremoto c’era stato

In fondo erano solo sessanta secondi, più o meno, il tempo impiegato dalla frana per portare a termine il suo «lavoro». Sessanta secondi di silenzio sui campi di calcio per ricordare le vittime del fango di Messina, magari solo per ripulirsi almeno l’anima dall’accusa di insensibilità, invece qualcosa non ha funzionato. Per qualcuno l’ennesima dimostrazione di ottusità del calcio. Preferiamo pensare a un corto circuito, anche se un comunicato non c’era e se c’era qualcuno lo ha fatto sparire. L’ultimo in ordine di tempo sul sito Figc è del 17 settembre, quando su indicazione della nostra federazione, l’Uefa accolse la richiesta di autorizzare le squadre italiane impegnate nelle gare europee a testimoniare il dolore e la solidarietà di tutto il calcio italiano per la tragica scomparsa dei militari della Folgore vittime di un attentato terroristico nei pressi di Kabul. Un minuto di raccoglimento che verrà poi osservato su tutti i campi, dalla serie A ai settore giovanili. Medesima testimonianza ci fu per le vittime del terremoto in Abruzzo. E naturalmente su tutto il territorio.
Messina invece non ha avuto questo privilegio, il minuto di raccoglimento è stato previsto solo per gli incontri in cui erano coinvolte squadre siciliane, sabato a Bari, ieri sera a Palermo.
Una decisione bizzarra e poco chiara, perché ieri a Bergamo in occasione di Atalanta-Milan, l’arbitro fiorentino Gianluca Rocchi, ha fatto osservare un minuto di raccoglimento alle due squadre dopo canonico annuncio dello speaker dello stadio, che peraltro non ha neppure specificato la motivazione. La gente ha intuitivamente immaginato fosse per le vittime siciliane. Ma le disposizioni, si è venuto a sapere, erano solo per gare in cui fossero coinvolte squadre siciliane, nonostante i morti di Messina siano innanzitutto italiani. Naturalmente qualcuno ha subito assolto gli altri sei arbitri di serie A: un’iniziativa di Rocchi, probabilmente si è confuso. Dai dirigenti del Milan la conferma che la richiesta è arrivata dal signor Rocchi.

Vorremmo che il fischio di Rocchi non fosse un fischio per fallo di confusione, ma un gesto di sensibilità. Proprio nel luglio di quest’anno l’arbitro ha ricevuto un premio per essersi maggiormente distinto in quest’ultima stagione sportiva. Riconsegniamoglielo.

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