Sara dalla carta allo schermo

Il risultato sembra buono perché la prima dote della serie è l'equilibrio tra una Napoli realistica e una spy story che comunque una certa sospensione del principio di realtà la richiede

Sara dalla carta allo schermo
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È appena arrivata su Netflix, Sara la donna nell'ombra tratta dall'omonima sage thriller uscita dalla penna di Maurizio de Giovanni (Pubblicata per i tipi di Rizzoli). Era ovviamente molto attesa ed era anche un prodotto «a rischio perché quando un lettore si è fatta la sua idea di un personaggio l'impatto dello schermo... Il risultato sembra buono perché la prima dote della serie è l'equilibrio tra una Napoli realistica e una spy story che comunque una certa sospensione del principio di realtà la richiede. Partiamo dalla trama che rielabora con buona continuità quelle dei romanzi. Veniamo alla trama. Sara Morozzi (Teresa Saponangelo, attrice da David di Donatello) è una cinquantenne che non chiede più nulla al mondo e al suo aspetto. Molti anni prima, ha abbandonato, travolta da un amore, i il figlio di 6 anni, Giorgio, rimasto affidato al marito dal cuore spezzato. Non ha più contatti da molto tempo. Una sera, riceve una chiamata da un ex collega della polizia che la informano che Giorgio è morto investito da un'auto. Ovviamente Sara, devastata dal dolore, si mette ad indagare perché qualcosa non torna.

Questo la costringerà a rivolgersi ad una vecchia collega dei servizi segreti Teresa (una Claudia Gerini molto luciferina) che mai ha digerito che la bravissima Sara sia uscita dal giro... E infatti Sara nel giro riprecipita in una sciarada al cardiopalmo.

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