Se la serie B doveva incominciare ad emettere il primo verdetto, ebbene ieri sera è arrivato con gli sbarbatelli del Novara che hanno affondato con un secco 2-0 la corazzata Atalanta e ora si propongono come i più accreditati pretendenti per far compagnia al Siena nel calcio che conta. Nello stadio Piola stracolmo di entusiasmo e di tifosi, gli azzurri di casa e i nerazzurri (in tenuta bianca con banda) di Bergamo danno vita a una partita bella, combattuta, degna della categoria superiore. A scontrarsi sono gli opposti, l’attacco più prolifico dei cadetti, quello novarese con 17 gol realizzati (ora sono diventati 19), mentre dall’altra parte quella che era la difesa meno battuta, appena tre le reti finite alle spalle di Consigli, che ieri si è dovuto inchinare due volte.
Parte forte l’Atalanta che vuole subito imporre la legge del più forte e dell’esperienza, ma il Novara non si lascia sorprendere e ribatte colpo su colpo con un contropiede che rappresenterà per tutti i 90’ l’arma dominante della squadra di Tesser che, con ripartente fulminee, riesce a tenere sotto pressione la linea difensiva avversaria. Ci si mette anche il campo sintetico che, tanto temuto da Colantuono, fa subito danni e costringe il tecnico bergamasco a far entrare Capelli al posto di Peluso messo ko da un guaio muscolare alla coscia provocato, guarda un po’, dalla «maledetta» erba sintetica tanto cara e tanto apprezzata dai novaresi. Ci prova subito il novarese Rigoni con una punizione inguardabile, mentre il tanto temuto Gonzalez si fa procedere in uscita da Consigli. Al 15’ è ancora Rigoni a seminare il panico nella difesa bergamasca, ma il tiro di Marianini finisce a lato. Un minuto dopo è Fontana a togliere dalla testa di Tiribocchi un pallone che, su perfetto cross di Bellini, sembrava destinato a finire nella porta piemontese. Al 24’ è il Novara a trasformarsi in corazzata e a schiacciare l’Atalanta in area: ci provano Rigoni e Bertani, la difesa allontana. Ma è un continuo cambiamento di fronte: ci provano Bonaventura (alto), Bertani e Tiribocchi (a lato) e dopo le ammonizioni di Morganella e Padoin, l’Atalanta al 44’ va a un passo dal vantaggio: un colpo di testa di Padoin viene respinto sulla linea da Lisuzzo e il successivo tiro di Tiribocchi viene mandato in angolo con un certo affanno da parte della difesa azzurra.
Anche la ripresa è tutta uno scoppiettare di azioni veloci e spettacolari. Al minuto 9’ l’argentino Gonzalez (fino ad allora abbastanza in ombra) fa vedere di che pasta è fatto, parte in slalom, il pallone finisce da Motta a Rigoni a Gemiti che crossa per Motta trasferitosi in piena area. A far urlare al rigore, che l’arbitro Candussio non concede, ci pensa Capelli che ostacola Motta e respinge. La torcida novarese s’infiamma e fa scatenare Gonzalez che, in due minuti risolve la partita.
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